MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Il buco nero dell’ex Ponsi Nella gloriosa fabbrica un dormitorio arrangiato tra cumuli di spazzatura

Dal blitz della Municipale emerge una situazione di "degrado e abbandono". Il sindaco Del Ghingaro ordina alla proprietà bonifica e messa in sicurezza.

Il buco nero dell’ex Ponsi  Nella gloriosa fabbrica  un dormitorio arrangiato  tra cumuli di spazzatura

Il buco nero dell’ex Ponsi Nella gloriosa fabbrica un dormitorio arrangiato tra cumuli di spazzatura

di Martina Del Chicca

C’era una volta un’impresa che ha portato il nome di Viareggio nel mondo. "Viareggio" si chiamava la prima serie di rubinetti plasmata nel 1935 dalla fonderia che Pellegrino Ponsi rilevò in via Puccini e che negli anni ’60 trasferì in via Volta. Oggi che la produzione (dopo la cessione del marchio e una breve parentesi a Massarosa) è migrata a Brescia, l’ex stabilimento delle “Rubinetterie Toscane“ alle porte del quartiere Terminetto è diventato un dormitorio. Arrangiato con materassi nudi e grovigli di coperte. Una città fantasma dove si intravedono a malapena i contorni di quell’azienda modello, simbolo del boom economico e dell’Italia di quegli anni: piena di paure ma anche di speranze e possibilità.

All’interno della vecchia fabbrica di mattoni rossi - che si stende su una superficie di oltre 7mila metri quadrati circondati da alberi e giardini incolti – convivono oggi quotidiana disperazione e successi di un tempo. Tra l’immondizia spuntano infatti vecchi depliant riemersi dal passato. Dove c’erano gli uffici amministrativi, con scrivanie, impiegati e progetti, oggi ci sono materassi buttati sul pavimento, stoviglie, qualche abito stropicciato dentro a valigie usate come guardaroba da chi vive senza una dimora. I resti di cibo ancora fresco raccontano di passaggi recenti, come testimoniano anche i residenti della zona che di tanto in tanto vedono delle ombre infilarsi da un foro della recinzione e scomparire nel buco nero di quel gigante addormentato.

Proprio dalle segnalazioni degli abitanti è scattato il blitz degli agenti della sezione antidegrado della polizia Municipale, che hanno registrato in un reportage "una situazione di degrado e abbandono", caratterizzata da cumuli di rifiuti stipati sul tetto, nelle corti, ovunque. Anche la vecchia bocciofila – un tempo spazio aggregativo per giovani, pensionati e operai – oggi è un rifugio di fortuna, Appare come una tendopoli. E in mezzo al disordine, alla polvere, all’immondizia colpiscono quei libri sfogliati. Forse per fuggire con la fantasia alla morsa del freddo e ai morsi della famedi un eterno inverno.

Questo il presente della fabbrica dal glorioso passato, oggi di proprietà di una società di Empoli a cui il sindaco Del Ghingaro – sulla scorta della relazione della Municipale – con un’ordinanza intima la messa in sicurezza e la bonifica dell’aria industriale. In cui convivono ogni notte vite al margine e rifiuti speciali. Anche pericolosi.