
Il canadair caduto su una casa
Era un venerdì pomeriggio di un giorno di fine inverno per il calendario – il 18 marzo 2005 – ma assomigliava tanto a una giornata di primavera inoltrata, sole, bel tempo, semmai disturbato da un po’ di vento. All’improvviso intorno alle 17.40 in rapida successione arrivarono le prime segnalazioni “c’’è un aereo in fiamme sopra l’abitato di Querceta”. Neppure il tempo di verificare che arrivarono altre telefonate: ‘E’ caduto a Forte dei Marmi’. Il resto è una storia, tragica e al tempo stesso venata di grande altruismo, dei due piloti del Canadair della Protezione civile. Nel pomeriggio l’aereo – dopo essere decollato da Ciampino – era stato impegnato nelle operazioni di spegnimento di un incendio (doloso) in un bosco sulle colline di Ripa e di Strettoia, a cavallo fra i comuni di Pietrasanta e Seravezza.
Le vittime si chiamavano Stefano Bandini e Claudio Rossetti: Stefano aveva 38 anni, abitava a Teramo; Claudio, 44 anni, era di Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena. Morirono nell’impatto del Canadair con una villetta di Vittoria Apuana che al momento dell’incidente era vuota. La proprietaria era uscita un’ora prima per andare a seguire la messa vespertina. Particolare non secondario: a poche centinaia di metri dalla villetta distrutta dal Canadair, altri condomini e la casa di cura “San Camillo”.
Ma cosa provocò l’incendio e la caduta del Canadair? L’inchiesta della Procura di Lucca accertò che il velivolo della Protezione Civile dopo avere effettuato il terzo lancio d’acqua sul fronte dell’incendio, era entrato in contatto – forse per il vento che nel pomeriggio era rinforzato. Fu sufficiente quel ‘tocco’ con i cavi della linea dell’alta tensione per innescare l’incendio e mandare in panne uno dei motori. I piloti si resero subito conto della perdita della stabilità e di controllo dell’aereo, decisero di dirigersi verso il mare sperando in un ammaraggio di fortuna. Non finì così, purtroppo. L’impatto con la villetta. L’incendio. La morte. Lo choc della gente che abitava nelle vicinanze. Venti anni dopo Stefano Bandini e Claudio Rossetti continuano a vivere nel ricordo non solo dei loro familiari ma anche di tutti i versiliesi. I due piloti sono stati insigniti – alla memoria – della medaglia d’oro al valor civile.