"Se davvero il vincitore della lotteria Italia fosse un tifoso dell’hockey mi auguro che versi qualcosa alla società che gli ha portato così fortuna". Alessandro Carducci è considerato il vero capo ultrà dell’hockey Forte dei Marmi ("sono solo il più vecchio rimasto" sdrammatizza con ironia), fedelissimo alla squadra da oltre 40 anni: era il 1983 quando partecipò alla prima trasferta. Ma alla partita che si è tenuta a Lodi, proprio quella che sarebbe stata baciata dalla Dea Bendata grazie all’acquisto del biglietto della lotteria all’autogrill, lui era assente per un infortunio ad un piede. "Un sacco di persone mi hanno telefonato per capire se la vicenda era vera – racconta – purtroppo non lo so, e dalla dirigenza non ho percepito alcun segnale. Comunque sarei contento e la mia speranza è che questa persona versi almeno 50mila euro alla società visto che ne abbiamo tanto bisogno. Del resto lo spirito solidaristico della squadra è sempre stato quello: in passato tutti ci siamo dati da fare per trovare sponsor e io stesso da settembre ne ho trovati sette".
"Se posso immaginare chi possa essere il fortunato milionario? La prima persona che me l’ha raccontato – prosegue Carducci – l’ha sentito dire a Massa e abbiamo una decina di ragazzi massesi che ultimamente seguono anche le nostre trasferte e che potrebbero essere informati. E’ anche vero che l’identikit ipotizzato è riferito a un quarantenne e quasi tutti i supporter hanno quell’età. L’autogrill lo conosco perchè non è la prima volta che il bus dei tifosi fa sosta lì: non tanto all’andata che i tempi sono sempre stretti, bensì al ritorno. E in questo caso il biglietto sorteggiato sarebbe stato comprato nella notte tra il 4 e il 5 gennaio, di ritorno dalla partita a Lodi, e proprio a ridosso dell’estrazione del 6. Ecco che potrebbe pure trattarsi di una goliardata. Tanto siamo un piccolo paese e i segreti qui non reggono. Cosa farei io con tutti quei soldi? Aggiusterei la casa, acquisterei più terreno e farei una donazione al mio hockey Forte dei Marmi. Anche quando facevo il giardiniere misi soldi per comprare quote. Oggi sinceramente non gioco neanche più alla Snai: piuttosto mi compro una bottiglia di vino".
Francesca Navari