MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Il Carnevale all’analisi del voto. Per la "Papessa" un trionfo netto. Il "mostro" non ha fatto paura

Per ventitré giurati su trenta "Sic transit gloria mundi" meritava un posto sul podio dei giganti. Anche i bianconigli di Matteo Raciti con un balzo staccano di 18 lunghezze la colomba dei Galli.

Il carro della “Papessa“ di Carlo e Lorenzo Lombardi che ha vinto il Carnevale 2025

Il carro della “Papessa“ di Carlo e Lorenzo Lombardi che ha vinto il Carnevale 2025

Se l’elezione della “Papessa“ è netta, portando in trionfo tra i giganti i Lombardi con 11 punti di vantaggio sul “mostro“ di Allegrucci; i bianconigli di Raciti staccano con un balzo di 18 punti il volo della “colomba bianca“ dei Galli. E osservando nel dettaglio le schede dei giurati del Carnevale appena archiviato si scopre dunque che le posizioni dei costruttori nelle classifiche sono tutte ben scolpite: un punto in più o uno in meno, dunque, non avrebbe smosso il verdetto finale

La Prima CategoriaPer 23 giurati su 30 “Sic transit gloria mundi“ di Carlo e Lorenzo Lombardi – che riscosso complessivamente 79 punti – ha meritato un posto sul podio: nove quelli che gli hanno consegnato l’oro, otto invece i giurati che gli hanno assegnato il secondo posto e sei il terzo. La “Papessa“ ha quindi ottenuto quattro quarti piazzamenti, un quinto, un settimo e un ottavo posto. Si colloca saldamento al secondo posto con 90 punti “Il mostro ha paura“. Il mascherone a cui Jacopo Allegrucci, con il lampo dello scienziato dei movimenti Gabriele Galli, è riuscito a dare anima e sentimento è stato il preferito di dieci giurati. Ha poi ottenuto otto secondi posti, e un terzo. Cinque giurati l’hanno però relegato al sesto posto, e due al settimo. Al terzo posto, con 136 punti, sfila infine la diva dello smartphone dei Cinquini (Umberto, Stefano, Michele e Iacopo). “Come tu mi vuoi“, con la sua atmosfera pop, un cambio scena inedito, e il messaggio contemporaneo contro i filtri che spersonalizzano la bellezza, ha conquistato quattro primi posti, quattro secondi posti e tre terzi posti. Ma è stato fortemente penalizzato da cinque ottavi piazzamenti e addirittura un nono. Resta fuori dal podio, per 11 gradini, la satira schietta e schierata di Alessandro Avanzini. Il suo “Per una sana e robusta costituzione“ ha diviso i giurati, proprio come la premier Giorgia Meloni divide il Paese: per due avrebbe meritato l’alloro e altri tre lo hanno relegato al nono posto. Tre al secondo e due all’ottavo, sei al terzo e cinque al settimo... E andando avanti, con 160 punti, i “vecchietti“ ballano nella “tempesta“ al quinto posto ex aequo. La costruzione contro l’ageismo di Roberto Vannucci, che con “Nuova generazione... balliamo sul mondo“ celebra la terza età come una nuova primavera della vita, avrebbe meritato il podio per cinque giurati. Due l’hanno collocata al primo posto, uno al secondo e tre al terzo, ma sono arrivati anche cinque noni posti, due ottavi e tre settimi. Con “La tempesta“ scaccia odio i Lebigre-Roger hanno incantato tre giurati, che hanno assegnato al carro il primo posto, tre lo hanno piazzato al secondo e poi ancora tre al terzo. Ma di contraltare ci sono tre noni posti, cinque ottavi, e due settimi. Nonostante la soddisfazione per essere riusciti a fare toccare terra ad un mascherone, i fratelli Alessandro e Massimo Breschi con “Social“ ottengono 175 punti e non vanno oltre la settima posizione. Sotto, con 191 punti, Luigi Bonetti e “La felicità è come una farfalla“, che riesce comunque a farsi spazio nel podio per cinque giurati (due secondi posti e tre terzi). Chiude la classifica di Prima, con 212 punti, Luca Bertozzi con “La grande condottiera“. La raffinata modellatura che ha fotografato Maria De Filippi e i suoi scudieri non è bastata per convincere la giuria, che nonostante un secondo posto e un quarto, il carro viene poi sempre valutato dal quinto posto a scendere.

La Seconda CategoriaHa conquistato 18 primi posti su trenta giurati l’allegoria sulla frenesia e la ricorsa al successo di “È tardi, è tardi, è tardi“ di Matteo Raciti, che ottiene complessivamente 47 punti. I “bianconigli“ rimediano un solo quarto posto, e vengono poi giudicati da terzo posto per tre giurati, e da secondo per otto. “Gli ultimi eroi dell’innocenza” di Fabrizio e Valentina Galli arrivano secondi, con 65 punti, grazie a otto primi piazzamenti, dodici secondi posti, sette terzi e tre quarti. Seguiti al terzo posto, con 82 punti, da “Che ne sarà di noi“ di Luciano Tomei e Antonino Croci che ha ottenuto il primo posto per tre giurati, il secondo per otto, il terzo per tredici e il quarto per sei. Chiude la classifica Priscilla Borri con l’omaggio al regista Francesco Nuti, il suo “Dammi un bacino“ totalizza 106 punti con venti quarti posti, tre settimi, due secondi e infine un primo piazzamento.

Martina Del Chicca