REDAZIONE VIAREGGIO

Il Carnevale estivo al Latinoamericano fu un flop Odissea coi carri bloccati e un terrazzo abbattuto

La notte del 5 agosto 1996 Viareggio brulicava di autoscale, mezzi pubblici e vigili urbani come un’emergenza di protezione civile (purtroppo verificatasi poi nel 2009). I carri del Carnevale dopo aver percorso i viali a mare si dirigevano al ponte di Pisa per raggiungere l’area del Latinoamericano, oggi occupata dai cantieri navali. La giunta di Marco Costa aveva deciso di fare in Darsena un grande Carnevale estivo dal 9 all’11 agosto, per promuovere il turismo e trovare 400 milioni di lire per coprire il buco del Carnevale tradizionale, che era andato male. Come ricorda l’ex presidente Sodini, la Fondazione era contraria. Verso la mezzanotte cominciò l’odissea: nonostante i sopralluoghi, i carri non passavano sotto i fili volanti dell’Enel, tra gli alberi sporgenti, agli incroci coi semafori. Gli operai del Comune rimossero cavi, potarono piante, smontarono i semafori. Ancora alle 2 i carri erano fermi in via Regia, coi buoi della rievocazione ottocentesca parcheggiati davanti alla festa di Rifondazione alla Torre Matilde. Fu abbattuto un terrazzo in via Coppino per far passare i carri. Ma un diluvio fece saltare la serata finale, e tutto si concluse con un ulteriore buco di bilancio. Esattamente 25 anni fa.