MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Il caro ’Vecchio Bozzone’. Dove trionfava l’amore. L’omaggio dei Burlamatti nel dipinto di Ramacciotti

Sul retro della carretta il pittore ha ricreato l’atmosfera del Triangolino "Un luogo magico, dove le persone si rifugiavano nei sogni. Ognuno a modo suo".

Il pittore Fabrizio Dino Ramacciotti, autore del quadro sulla carretta dei Burlamatti

Il pittore Fabrizio Dino Ramacciotti, autore del quadro sulla carretta dei Burlamatti

Chi non ha lasciato un po’ di cuore al Vecchio Bozzone? In quel triangolino di spiaggia di là dal molo; ingresso privilegiato al porto e ai cantieri, terra di giochi per gli eterni bamboretti, scolpiti anche da Libero Maggini in equilibrio sugli scogli. Dove al calar del sole, illuminata solo dalla luna e dalle luce del faro, l’attesa paziente dei pescatori si incontrava con la passione fugace degli amanti.

Anche quest’anno con la loro carretta i Burlamatti raccontano Viareggio attraverso una canzone del Carnevale, e per ricreare l’atmosfera del “Vecchio Bozzone“ – scritta da Antonio Salvati e Lorenzo Manfredi, cantata e musicata da Francesco Toscano per il Festival di Burlamacco 2009 – hanno coinvolto nella realizzazione di un dipinto acrilico su cartapesta il pittore Fabrizio Dino Ramacciotti. É sua la firma sull’opera che avvolge la piccola costruzione, sormontata dalla storica insegna della Sec, che descrive l’anima operosa della Darsena.

Sul retro della carretta si staglia il maxi quadro, dai contorni sfumati come quelli di un sogno, che riporta invece in quel parcheggio del Paradiso dove la notte sostava la libertà. "Un luogo magico – spiega Ramacciotti – dove le persone andavano per sognare, ognuna a modo suo. Eppure il panorama restava sempre il solito: la costa versiliese dominata dalle Alpi Apuane, immersa nella luce romantica della luna piena che sorge nel cielo della notte".

L’ispirazione, che ha dato vita all’opera, arriva dalle parole della canzone passata alla storia come “Al Muraglione“ e pure dagli aneddoti riportati dagli amici. Anche l’auto che, tra altre coi vetri appannati dai sospiri, cade in acqua è “ispirata a fatti realmente accaduti“. In un ribollire di desiderio, dimenticandosi di inserire il freno a mano, il malcapitato e la sua amata finirono giù, oltre la banchina. Una storia passata alle cronache cittadine "Coi giornali che titolarono “L’auto dell’amore finisce in mare“" ricorda Ramacciotti. La sua è una vita d’artista, di partenze e di ritorni, di fuga e poi nostalgia. Nato e cresciuto a Viareggio, per 12 anni ha vissuto a Berlino. Poi il ritorno a casa.

Pittore astratto e surreale, Ramacciotti per il Carnevale nel 2008 ha realizzato una mostra dal titolo “Riflessi di Burlamacco“ mentre nel 2017 ha firmato il manifesto del Carnevaldarsena. "Da qualche anno grazie ai Burlamatti, e in particolare a Marco Torre, collaboro alla realizzazione della carretta". E perché no, Ramacciotti in futuro spera di ritagliarsi un posto in Cittadella. "Mi piacerebbe lavorare negli hangar, nel ’94 grazie a Giovanni Lazzarini collaborai con Renato Verlanti al carro ’Moby Dick’. Ero un ragazzino, e la vita poi mi ha portato lontano". Ma è sempre bello tornare a casa....