Avrebbe dovuto essere l’udienza decisiva quella di ieri mattina per Dora Piarulli, la pensionata 80enne residente a Camaiore che da un mese vive in una rsa di Aulla e che vuole soltanto tornare a casa. Si pensava la giornata di ieri potesse segnare la svolta, e invece il calvario di Dora continua: il giudice tutelare si è preso del tempo per vagliare tutta la documentazione prodotta dalle due parti. Nello specifico, per Dora si batte la figlia Anna Estadhl, che chiede fermamente il ritorno a casa della madre. Anna vive lontano, fuori regione, ma ha affidato le cure di Dora, colpita lo scorso anno da un ictus che ne ha ridotto le capacità cognitive, a una badante.
L’ammistratore di sostegno dell’anziana nominato dal tribunale – la figlia ha dovuto rinunciare all’incarico per motivi di lavoro, visto che spesso si trova all’estero –, però, non è stato dello stesso avviso, tanto da chiedere al tribunale di disporre il ricovero in una struttura perché alla donna venisse garantita la migliore assistenza possibile. Una soluzione che, però, non è gradita alla donna: lei vuole stare a casa, tra le mura domestiche, tra le sue cose e soprattutto con il suo gatto che le manca terribilmente. E così, la figlia ha preso in mano la situazione e si è affidata all’avvocato Niccolò Domenici per la sua battaglia. "Non ho pregiudizi contro l’amministratore di sostegno – le parole di Anna Estadhl – ma ho sempre cercato di rispettare i desideri di mia madre, le sue volontà. Il suo desiderio più grande è di tornare a casa. Invece è ad Aulla – ricorda la figlia di Dora – a un’ora di macchina da Camaiore, lontano da tutti".
RedViar