ELEONORA PRAYER
Cronaca

IL CONVEGNO "DENATALITà"

Le culle semivuote di oggi si rifletteranno domani sui banchi degli istituti: e con gravi ripercussioni

Le culle semivuote di oggi si rifletteranno domani sui banchi degli istituti: e con gravi ripercussioni

Le culle semivuote di oggi si rifletteranno domani sui banchi degli istituti: e con gravi ripercussioni

Dalle culle vuote ai banchi vuoti: arrivano i dati Istat e come una mannaia demografica si scagliano, per ovvi motivi, anche sulla scuola. Il decremento della popolazione italiana e versiliese nei prossimi anni sarà sensibile. Così come sarà sensibile, nel prossimo ventennio, la flessione del numero di studenti in ogni ordine e grado dell’istruzione fino a toccare il 30% in meno nelle fasce dove si colloca la maggior parte dei giovani che frequentano le scuole secondarie di primo grado (10-14 anni) e di secondo grado (15-19 anni). è uno degli aspetti che balza all’occhio nella riflessione proposta da Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, che analizza le differenze attese nella popolazione studentesca dal 2023 al 2043.

Un’analisi presentata nei giorni scorsi a Palazzo Ducale a Lucca, nell’ambito del convegno “Denatalità. Quale futuro per le nostre scuole?” promosso dalla Provincia di Lucca, da Upi Toscana e dall’Ufficio scolastico provinciale di Lucca e Massa Carrara. Presenti nell’occasione numerosi amministratori locali, dirigenti scolastici, docenti e addetti ai lavori del mondo dell’istruzione, tra cui la dirigente dell’Usp, Marta Castagna. A presentare l’analisi è stato l’esperto di statistica di Invalsi Lorenzo Maraviglia che è entrato nel dettaglio dei dati provinciali che, appunto, vedranno una flessione generalizzata della popolazione scolastica. Un depauperamento che, secondo la statistica, colpirà soprattutto le aree montane del territorio, ma anche la Versilia.

Un inverno demografico che inevitabilmente toccherà il mondo della scuola e dell’istruzione in generale con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Sul territorio provinciale è attesa una diminuzione complessiva di studenti che, nel prossimo decennio, si attesterà sulle 11 mila unità. In base alla ricerca Invalsi, in relazione alla classe di età 15-19 anni, la tendenza alla contrazione inizierà a manifestarsi solo dalla fine del decennio ma sarà molto rapida. In Versilia, da oggi al 2043, si registreranno cali da record tra i banchi di scuola e più precisamente: diminuiranno del 9,4 per cento i bambini che si iscriveranno alla primaria, il 27,3 per cento in meno saranno gli studenti della secondaria di primo grado e, il dato più drammatico, è quello delle superiori, dove ci sarà una riduzione del 31,4 di alunni. Una previsione che quindi rende più stingente l’urgenza di decisioni tempestive e di azioni anticipatorie. Il ricercatore Maraviglia di Invalsi ha inoltre aggiunto: "Qualche spunto utile potrà arrivare dall’osservazione del quadro complessivo – non limitato, cioè, soltanto ai giovani ed alla scuola – del cambiamento sociale e demografico.

A fronte della diminuzione attesa dei giovani vi sarà un forte incremento della quota di residenti con background migratorio e della popolazione anziana. In relazione ai primi, le scuole continueranno a svolgere un ruolo insostituibile di integrazione e di costruzione di un’identità locale e nazionale condivisa e sostenibile. In relazione ai secondi, l’infrastruttura materiale ed immateriale che costituisce la rete scolastica potrebbe assumere una funzione di centro di erogazione di servizi formativi e di presidio di partecipazione e di socialità, soprattutto nelle aree più marginali del territorio". Secondo i dati Indire: "Rispetto a tale situazione vi sono risposte ancora in gran parte da elaborare ma, rispetto alle quali, il sistema scolastico deve giocare un ruolo strategico. In altre parole – spiegano da Indire - da un lato esiste un patrimonio di risorse formative (professionali e strumentali), che per effetto della riduzione degli studenti tende a divenire ridondante, almeno nella sua configurazione tradizionale. Dall’altro si registra una carenza di risorse formative; in mezzo esiste una distanza materiale, culturale, progettuale che in qualche modo dovrà essere colmata".

Eleonora Prayer