Il cuore femminile e i mali subdoli. Verso una cura personalizzata

I risultati di un convegno organizzato dalla Asl Toscana Nord Ovest insieme alla Fondazione Onda

Il cuore femminile e i mali subdoli. Verso una cura personalizzata

Gli aspetti legati alle malattie cardiache delle donne trattati in un convegno

Con la web conferenza dal titolo “Cuore femminile singolare: verso una cura individualizzata“, organizzata dall’Asl Toscana Nord Ovest col supporto della Fondazione Onda per promuovere la medicina di genere, si è celebrata la Giornata mondiale del cuore. L’incontro ha permesso di contribuire alla sensibilizzazione sul tema della necessità di un approccio sanitario che tenga conto delle differenze biologiche, psicologiche e sociali tra uomini e donne, fondamentali nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie.

Ad aprire la conferenza è stato l’intervento del direttore sanitario dell’Asl Toscana Nord Ovest Giacomo Corsini: "Prossimità e presa in carico – ha detto – devono implicare un’attenzione alla singola persona". La responsabile della Cardiologia del “Versilia” Maria Laura Canale ha illustrato come la cardioncologia, una branca della cardiologia che si occupa di pazienti oncologici con problematiche cardiache, stia acquisendo una rilevanza sempre maggiore. Dal 2010 in Versilia è stato avviato un modello di cura per pazienti cardiopatici che è diventato un punto di riferimento. "Prima di iniziare qualsiasi trattamento oncologico è fondamentale valutare il rischio cardiologico e monitorare costantemente la paziente durante e dopo la terapia" ha spiegato la dottoressa Canale, sottolineando come molte donne con diagnosi oncologiche tendano a trascurare la cura del proprio cuore e a modificare in senso negativo i propri stili di vita. Alessandra Di Noia, medico al pronto soccorso del “San Luca” di Lucca, ha focalizzato l’attenzione sulle differenze di genere nella manifestazione delle malattie: "Le malattie cardiovascolari, la principale causa di morte tra le donne in Occidente – ha osservato – spesso presentano sintomi meno evidenti nelle donne rispetto agli uomini". Ha inoltre messo in rilievo come gli uomini manifestino sintomi tipici, come il dolore toracico persistente, mentre le donne manifestano sintomi più subdoli, quali malessere generale, dolore alle spalle e stanchezza. Laura Tessandori, della Cardiologia del “San Luca” di Luca, ha parlato delle differenze di genere nei risultati del trattamento con angioplastica. Mentre Marco Marotta e Giulia Mutti, psicologi all’ospedale pediatrico Apuano, hanno raccontato le esperienze di donne cardiopatiche che sono riuscite a portare a termine una gravidanza, spesso dopo aver ricevuto pareri inizialmente negativi sulla loro possibilità di avere figli. A seguire, Gemma Picciarelli, ginecologa, e Chiara Biancardi, ostetrica all’ospedale “Apuane” di Massa, hanno presentato il percorso che, insieme al team multidisciplinare, seguono per assistere le donne cardiopatiche in gravidanza, le quali sono esposte a un elevato rischio di mortalità.