BEPPE NELLI
Cronaca

Il dopo Del Ghingaro Sono già cominciate le lotte di successione Primi nomi in campo

L’intenzione di Re Giorgio di correre alle regionali ha anticipato i giochi. Manovre per essere pronti entro il 2025. A destra via libera della Lega. per Fdi: Tofanelli e Dondolini? Incognita azzurra. Nel Pd rivincita Maineri.

di Beppe Nelli

Mancano tre anni, ma la ragion politica guarda avanti e da tempo i partiti meditano sul dopo Del Ghingaro. Le elezioni comunali dovrebbero tenersi nel 2026, nel frattempo può cambiare il mondo. Però il sindaco, al secondo mandato e non più ricandidabile, ha già detto che pensa alle elezioni regionali. Che ci saranno nel 2025, il che anticiperebbe di un anno i giochi per piazza Nieri e Paolini. E a Viareggio, da sempre, l’ambizione di fare il sindaco contagia tantissima gente.

Prima di tutto non bisogna fare i conti senza l’oste. Già poco dopo la rielezione di Giorgio Del Ghingaro, quando sembrava possibile che lui scendesse in campo a Lucca, s’erano diffuse voci per un passaggio delle consegne a Valter Alberici. Il vicesindaco, secondo il flatus vocis, sarebbe potuto essere il candidato delle liste civiche create da e attorno a Del Ghingaro, che per ben due volte anche a Viareggio ha stracciato i partiti tradizionali. Oggi però di Alberici si sente parlare meno. Invece dicono che ci siano due assessori che punterebbero alla successione. Uno è Federico Pierucci, con delega all’urbanistica e ai lavori pubblici. Per stare con Del Ghingaro aveva lasciato il Pd. Avrebbe il sostegno delle assessore Sandra Mei e Laura Servetti.

Tuttavia il civismo, oltre che ad asfaltare il Pd, ha anche spaccato il centrodestra. Perfino Athos Pastechi, leader di Forza Italia, ha ripetutamente sostenuto di essere ancora azzurro nel cuore, ma di preferire per la città il buon governo delghingariano. E difatti alle ultime elezioni l’assist di Forza Italia s’è manifestato anche con l’ingresso in giunta di Alessandro Meciani. Perché da sempre il civismo pragmatico di Del Ghingaro ha annacquato le ideologie, e così anche l’assessore al turismo potrebbe aspirare alla successione.

Però una cosa è il civismo con a capo il candidato Del Ghingaro. Altra cosa, dopo la fine del secondo mandato, sarà l’appeal di un suo candidato di fiducia col sostegno di un Del Ghingaro non più in corsa. Questo almeno sperano nel centrodestra. Per esempio la Lega, miniaturizzata ovunque dall’uragano Giorgia, è indirizzata a lasciare il candidato sindaco al partito della coalizione che ha più voti. Cioè Fratelli d’Italia. L’interrogativo del centrodestra viareggino per ora è primariamente un altro. Forza Italia, che di fatto è schierata con la giunta pur non avendoci messo il simbolo, finita l’era Del Ghingaro rientrerà nel centrodestra, o sosterrà Meciani rimanendo (coi voti, se non col simbolo) nell’alternativa civista che in città ha spopolato?

La Lega rimugina: per il 2025 o 2026 vuole un candidato sindaco espresso dai partiti. Non accetterebbero di sostenere un uomo o una donna di Del Ghingaro insieme alle liste civiche. E poi ci sono quelli che ragionano in termini di fantascienza: magari Del Ghingaro passa al centrodestra pur di fare un dispetto al Pd, e magari appoggia il candidato del centrodestra. Ma gli asini non volano, almeno finché non se ne vede uno in cielo.

Le prossime comunali saranno anche il tentativo di rivincita del Partito democratico. In via Regia hanno non uno ma tutti i denti avvelenati. Del Ghingaro gli ha battuto il candidato Luca Poletti, poi ha rifatto l’accordo al secondo mandato con l’imposizione della segreteria regionale Dem, poi ha rotto con la vicesindaca Federica Maineri e attualmente i Dem sono di nuovo all’opposizione. Per di più c’è stato il matrimonio di rito schleiniano con Articolo Uno, che vede il sindaco come il fumo negli occhi. Magari Maineri punta anche ad una rivincita personale, e potrebbe essere la prima candidata sindaca del centrosinistra.

Tornando alla realtà, al momento il partito politicamente maggioritario è Fratelli d’Italia. Ha attratto anche Barbara Paci, candidata civica delle ultime comunali. E non è un mistero che i due consiglieri comunali Carloalberto Tofanelli e Marco Dondolini cullerebbero il sogno non troppo segreto di strappare la candidatura per il centrodestra, o per lo meno con chi ci sta. Ma in queste discussioni, sotterranee e anticipate come non mai, esponenti del centrodestra assicurano anche se Fratelli d’Italia propone una personalità, i due consiglieri sono disposti a fare un passo indietro. Il problema è che Fratelli d’Italia, attualmente, la personalità non pare averla. O, se ce l’ha, non sembra intenzionata a lasciare incarichi dorati per tuffarsi nel tritacarne viareggino. Così Del Ghingaro se la ride a guardare l’agitazione, pronto a sbeffeggiare chiunque sui social per due o tre anni ancora.