VIAREGGIO
Un Festival, quello della Robotica, nato per condividere e divulgare le evoluzioni dirette e in sintonia con il futuro. Un Festival che, orientato alla robotica marina, sbarca oggi, per la prima volta, sotto la direzione scientifica del professpr Mauro Ferrari, a Viareggio.
Professor Ferrari, cosa significa portare il Festival a Viareggio?
"Poter affrontare temi come la robotica marina nel centro della nautica. L’obiettivo è parlare di un’attività nel luogo dove questa attività si svolge".
Come possono essere usate la robotica e l’intelligenza artificiale nella nautica?
"Nella fase di progettazione e in quella di costruzione di una barca. E anche come sua dotazione, perché molte hanno sistemi robot al loro interno per il controllo della navigazione. L’automazione e l’intelligenza artificiale sono applicate a questi sistemi per renderli più in grado di interagire, ad esempio, con la lettura del meteo e il conseguente adeguamento dell’assetto".
Con l’arrivo a Viareggio quali sinergie sono nate?
"La prima è stata con Navigo di Pietro Angelini e con il Comune che, con il sindaco Del Ghingaro, ha mostrato subito un forte interesse per l’iniziativa. Poi la possibilità di integrarci con la regata Viareggio-Bastia-Viareggio, manifestazione storica e traino anche per l’affluenza di pubblico. Senza dimenticare l’importanza di Azimut Benetti che ha condiviso con noi la progettualità e facendo intervenire il suo responsabile ricerca e sviluppo, Iacopo Senarega".
Gli incontri, come si svolgeranno?
"Il programma prevede relazioni e interventi per la maggior parte di docenti dell’Università di Pisa e della Scuola Sant’Anna. Una particolarità di questo evento saranno i collegamenti, nel corso dei workshop, con i cantieri, per integrare e dare maggiore esaustività all’argomento trattato".
Un ruolo importante è anche quello dei giovani...
"Lo scopo del Festival è poter parlare a tutte le persone, per dar loro una maggiore consapevolezza del ruolo delle tematiche del presente e del futuro. E ci rivolgiamo soprattutto ai giovani. In questa manifestazione, inoltre, è stato coinvolto l’Istituto superiore Isyl che forma professionisti per la nautica. Questi studenti non avranno solo un ruolo passivo (ascoltare gli interventi di docenti e relatori), ma allo contrario saranno loro stessi protagonisti presentando progetti ad “autorità“ del mondo della ricerca e della nautica".
L’obiettivo futuro?
"Proporre edizioni coinvolgendo sempre più persone e aree tematiche. Per consentire ai giovani di partecipare al futuro, mostrare quello che di buono può essere fatto e quello che ciascuno di noi può aspettarsi dalla robotica e dall’Ia. Senza paure, ma con consapevolezza".
Gaia Parrini