Gaia Parrini
Cronaca

Il Festival della Robotica sul molo. «Un faro sul futuro che ci aspetta. Grazie al protagonismo dei giovani»

Faccia a faccia con il professor Mauro Ferrari, direttore scientifico della rassegna che sbarca oggi in città. «Insieme ai più eminenti ricercatori capiremo le potenzialità dell’intelligenza artificiale nella nautica»

Professor Mauro Ferrari

Professor Mauro Ferrari

Viareggio, 26 giugno 2024 –  Un Festival, quello della Robotica, nato per condividere e divulgare le evoluzioni dirette e in sintonia con il futuro. Un Festival che, orientato alla robotica marina, sbarca oggi, per la prima volta, sotto la direzione scientifica del professor Mauro Ferrari, a Viareggio.

Professor Ferrari, cosa significa portare il Festival a Viareggio?

«Poter affrontare temi come la robotica marina nel centro della nautica. L’obiettivo è parlare di un’attività nel luogo dove questa attività si svolge».

Come possono essere usate la robotica e l’intelligenza artificiale nella nautica?

«Nella fase di progettazione e in quella di costruzione di una barca. E anche come sua dotazione, perché molte hanno sistemi robot al loro interno per il controllo della navigazione. L’automazione e l’intelligenza artificiale sono applicate a questi sistemi per renderli più in grado di interagire, ad esempio, con la lettura del meteo e il conseguente adeguamento dell’assetto».

Con l’arrivo a Viareggio quali sinergie sono nate?

«La prima è stata con Navigo di Pietro Angelini e con il Comune che, con il sindaco Del Ghingaro, ha mostrato subito un forte interesse per l’iniziativa. Poi la possibilità di integrarci con la regata Viareggio-Bastia-Viareggio, manifestazione storica e traino anche per l’affluenza di pubblico. Senza dimenticare l’importanza di Azimut Benetti che ha condiviso con noi la progettualità e facendo intervenire il suo responsabile ricerca e sviluppo, Iacopo Senarega».

Gli incontri, come si svolgeranno?

«Il programma prevede relazioni e interventi per la maggior parte di docenti dell’Università di Pisa e della Scuola Sant’Anna. Una particolarità di questo evento saranno i collegamenti, nel corso dei workshop, con i cantieri, per integrare e dare maggiore esaustività all’argomento trattato».

Un ruolo importante è anche quello dei giovani...

«Lo scopo del Festival è poter parlare a tutte le persone, per dar loro una maggiore consapevolezza del ruolo delle tematiche del presente e del futuro. E ci rivolgiamo soprattutto ai giovani. In questa manifestazione, inoltre, è stato coinvolto l’Istituto superiore Isyl che forma professionisti per la nautica. Questi studenti non avranno solo un ruolo passivo (ascoltare gli interventi di docenti e relatori), ma allo contrario saranno loro stessi protagonisti presentando progetti ad “autorità“ del mondo della ricerca e della nautica».

L’obiettivo futuro?

«Proporre edizioni coinvolgendo sempre più persone e aree tematiche. Per consentire ai giovani di partecipare al futuro, mostrare quello che di buono può essere fatto e quello che ciascuno di noi può aspettarsi dalla robotica e dall’Ia. Senza paure, ma con consapevolezza».