Il futuro dei chioschi del Piazzone. Chi resterà all’ombra delle logge. Stabiliti i criteri per la prelazione

La giunta ha approvato la delibera per la formazione della graduatoria, basata sull’anzianità di servizio al mercato. Soltanto sei operatori potranno trovare spazio in via San Martino. "Per identificarli abbiamo seguito la legge regionale".

Il futuro dei chioschi del Piazzone. Chi resterà all’ombra delle logge. Stabiliti i criteri per la prelazione

Ecco il rendering che mostra il profilo dei nuovi chioschi, i sei autorizzati dalla Sovrintendenza lungo la via San Martino

Diventa ufficiale il criterio per determinare quali tra i chioscai del mercato potranno restare al Piazzone; nei sei banchi fissi che la Soprintendenza – nell’ambito del percorso autorizzativo del progetto di riqualificazione di piazza Cavour, elaborato dalla Genimm – ha approvato lungo la via San Martino. Per gli altri operatori si apre invece la strada di piazza Santa Maria, sotto la Torre Matilde, già trasformata, col voto del consiglio comunale, da area verde ad area mercatale.

A stabilire chi, tra i commercianti in attività, potrà restare nel perimetro del mercato è la delibera (già discussa dai tecnici del Comune con le associazioni di categoria) approvata dalla giunta alla vigilia di Ferragosto, come conferma l’assessore alle attività produttive Alessandro Meciani. "Per elaborare una graduatoria per l’esercizio di prelazione nella scelta dei nuovi chioschi su via San Martino serviva un criterio oggettivo, che – spiega – abbiamo trovato nelle legge regionale sul commercio". La legge a cui fa riferimento è la 62 del 2018, articolo 3.

E sulla base di questa norma la delibera comunale prevede che la graduatoria per determinare i sei operatori che avranno diritto di prelazione sugli spazi di via San Martino, sarà realizzata seguendo "l’anzianità di presenza, con riferimento all’anno di rilascio dell’autorizzazione, nel mercato di piazza Cavour". A parità di requisiti il Comune terrà conto "dell’anzianità complessiva maturata dall’impresa – si legge nell’atto –, anche in modo discontinuo".

Qualora un operatore sia in possesso di due autorizzazioni, che rientrano entrambe nelle sei identificate con diritto di prelazione, "l’operatore in questione – specifica l’assessore Meciani – potrà comunque avere diritto ad un unico spazio, e di conseguenza la graduatoria scalerà di una posizione". Gli uffici stanno già raccogliendo i dati, "e per la fine dell’anno – aggiunge l’assessore al commercio – avremo la graduatoria definitiva". E quando i nuovi chioschi saranno pronti – secondo il cronoprogramma le opere esterne saranno completate entro marzo 2026 – gli operatori potranno trasferirsi negli spazi di via San Martino.

Nel frattempo il Comune attende che dalla Soprintendenza – sulla base del progetto che la Genimm dovrà presentare, e per il qualo lo studio dell’ingegner Alberto Landucci è già a lavoro – arrivi l’autorizzazione per l’edificazione dei venti chioschi in piazza Santa Maria. La piazza del vecchio mercato, individuata dal Comune come soluzione per dare una risposta a tutte quelle attività senza titolo edilizio che – come imposto dalla Soprintendenza – non potranno restare tra i loggiati.

Martina Del Chicca