Il futuro del mondo del lapideo: "Le aziende tutelano l’ambiente". Studio commissionato da Cosmave

I risultati saranno noti nella prossima primavera. "Ma intanto è possibile tracciare una prima fotografia"

Il futuro del mondo del lapideo: "Le aziende tutelano l’ambiente". Studio commissionato da Cosmave

La Cosmave ha promosso uno studio affidato a Ergo Srl per capire quale impatto hanno le aziende lapidee sul marmo e sull’ambiente naturale in cui operano. I risultati saranno resi noti nella prossima primavera

Dopo oltre due anni di lavoro, il progetto Ve-Nature, promosso da Lucense e Cosmave, restituisce i risultati del percorso di valutazione dell’impatto ambientale della pietra naturale del comparto apuo-versiliese mediante lo strumento ‘Life Cycle Assessment’, che ha coinvolto 15 aziende associate al consorzio. L’analisi è stata condotta su cinque articoli rappresentativi della produzione delle aziende Cosmave (blocco di cava, lastra grezza, lastra finita, rivestimento architettonico, scultura/oggettistica) e ha interessato le varie fasi del ciclo di vita del prodotto. "Ci piace dire che quel che abbiamo fatto è scientifico e analitico – commenta il presidente di Cosmave Agostino Pocai – a partire dalla ricerca rigorosa. Non potevamo fare altrimenti, trattandosi di una materia delicata".

Anche per questo, lo studio è stato affidato a Ergo Srl, spin off sulla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. "Con loro abbiamo trovato la rigorosità che cercavamo, sia nell’analisi, sia nella raccolta dati – continua Pocai –; quel che abbiamo fatto ha un forte valore scientifico, e i dati che abbiamo raccolto sono stati tramutati in parametri precisi da parte di Ergo. Adesso traduciamo il materiale raccolto in azioni da mettere in campo per rendere le attività produttive più efficaci e sostenibili: stiamo valutando le migliori azioni correttive agevolare il lavoro delle aziende". I progetti sono sotto la lente d’ingrandimento – ha spiegato il manager Lorenzo Antonini – e dovrebbero essere pronti in primavera.

Nel frattempo, è stato possibile scattare una fotografia esaustiva del settore. Sono state individuate 16 categorie d’impatto ambientale rilevanti normalizzate: "Meno di un terzo – racconta la consigliera Cosmave Alessandra Rigolini – ha un impatto nel nostro comparto, e il consumo della terra non è tra le più rilevanti. Dobbiamo intervenire sul consumo di energia elettrica e sullo smaltimento dei rifiuti: anche in questo caso, non è tanto la marmettola che impatta, quanto il suo trasporto e la gestione complessiva. Ma stiamo valutando le azioni correttive". A breve, i risultati dei due anni di lavoro dovrebbero confluire in un report. . "Faremo pesare nelle sedi opportune i risultati di questa ricerca – assicura Pocai –; abbiamo bisogno che la Regione e gli altri enti del territorio non ci ostacolino ma collaborino con noi".

DanMan