É rimasto a metà il sogno del “Vasco Zappelli“: impianto sportivo da 30mila metri quadrati nel cuore del Varignano. Strappato al degrado totale in cui era piombato grazie ad un investimento da 150mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che, nel 2020, alla vigilia delle elezioni amministrative, permise il recupero di un campetto a cinque.
E poi grazie all’impegno di Athos Catassi – un’ex maglia numero 9, abituato a dribblare col piglio del fantasista gli ostacoli sul campo e fuori – quel campetto è diventato il fulcro dell’attività sportiva, e inclusiva, dell’oratorio “È più bello insieme sui campetti dello Zappelli“ che con la sua scuola calcio e di mini basket, aperta a tutti, accoglie ogni giorno un centinaio di ragazzi e ragazze del quartiere. Così il “Vasco Zappelli“ è tornato a vivere. Scacciando via le ombre che negli anni dell’oblio lo hanno avvolto e devastato.
Adesso però, per completare il sogno di rinascita del centro, che negli anni di gloria (ad intermittenza) ha cresciuto generazioni di viareggini, l’amministrazione Del Ghingaro ha deciso di promuovere un concorso di idee per la riqualificazione totale dell’impianto.
Composto, oltre che dal campetto a 5, da un campo da calcio a 11 comprensivo di spogliatoi, un campo da tennis, una pista di pattinaggio e una di roller skate, due campi da basket a 3, un campo polifunzionale, un 1 ricovero per kayak con annessi spogliatoi, un campo da basket coperto con una tensostruttura metallica e telo in Pvc e blocco spogliatoi. E poi un bar, il blocco spogliatoi, altri locali con varia destinazione e la casa del custode.
L’obiettivo del concorso di idee "È restituire alla cittadinanza una struttura moderna, sicura, e pianamente funzionale", coinvolgendo professionisti qualificati "al fine di acquisire – si legge nella delibera di giunta – proposte progettuali innovative, sostenibili, rispondenti alle esigenze della comunità integrato da un progetto di gestionale".
Fondamentale, in questo percorso, sarà dunque il coinvolgimento delle associazioni sportive locali, dei cittadini e di tutti gli stakeholders (i portatori di interesse) "per garantire che il progetto rispecchi le reali necessità del territorio".
Il termine fissato per presentare le proposte è il 25 febbraio, al progettista selezionato dall’amministrazione (che avrà presentato "il miglior progetto preliminare dal punto di vista urbanistico, architettonico e gestionale") verrà affidato "il progetto esecutivo e la direzione dei lavori" mentre al progetto vincitore verrà assegnata la gestione dell’impianto sportivo "per gli anni ritenuti necessari in base agli investimenti programmati nel piano, con l’impegno alla sua realizzazione con spese proprie".
Un tentativo analogo venne fatto anche alla fine del primo mandato Del Ghingaro, quando venne approvata la delibera di giunta che avviava un’indagine esplorativa per individuare l’eventuale presenza di operatori economici interessati alla presentazione di proposte di Project Financing (lo stesso sistema di collaborazione tra pubblico e privato scelto dall’amministrazione Del Ghingaro per il restauro dei loggiati di piazza Cavour) per la progettazione e esecuzione dei lavori di ristrutturazione e di riqualificazione - nonché il successivo affidamento in concessione - dell’impianto sportivo comunale. Indagine che, evidentemente, è andata deserta. O non ha prodotto idee progettuali realizzabili. CCosì, cnque anni dopo, il Comune è tornato a caccia di idee per il futuro dello “Zappelli“.