REDAZIONE VIAREGGIO

Il generale al contrattacco. Querela contro Bersani

Vannacci offeso dalle critiche dell’ex segretario Pd a "Il mondo al contrario" . Mercoledì l’autore presenterà il libro a una cena-evento all’Hotel Esplanade.

Il generale al contrattacco. Querela contro Bersani

Il generale Roberto Vannacci passa al contrattacco. E uno dei primi bersagli è l’ex segretario del Pd ed ex ministro Pier Luigi Bersani che durante un comizio si era scagliato contro il contestato libro del generale residente a Viareggio, "Il mondo al contrario", che l’autore tornerà a presentare mercoledì prossimo all’Hotel Esplanade nel corso di una cena-evento. I toni, però usati da Bersani, ma anche da altre persone (politici e semplici cittadini) non sono affatto piaciuti al generale-scrittore che ha deciso pertanto di presentare delle querele per diffamazione per difendersi da "alcune aggressioni verbali" a suo danno. Una di queste querele è proprio contro l’onorevole Pier Luigi Bersani per frasi da questo pronunciate durante la Festa dell’Unità di Ravenna il 1° settembre scorso. Un’altra è per un utente di X da identificare con l’username.

Vannacci, assistito dall’avvocato Massimiliano Manzo di Firenze, ha presentato le querele a tutela del suo onore "dal momento che – spiega lo stesso legale – alcuni commenti di personaggi, anche molto noti, si sono manifestati in aggressioni offensive, in molti casi da parte di persone che neppure avevano letto il libro. Tali invettive non rientrano nel diritto di critica, ma integrano un tipico caso di diffamazione". E la storia non finisce qui. "Sono le prime querele", ha avvisato l’avvocato Manzo facendo capire che ne seguiranno altre. In particolare, in queste querele, Vannacci si sente leso nell’onore da Bersani quando dal palco lo definì "coglione" e quando in un altro passaggio del suo intervento alluse al fatto che Vannacci "possa minimizzare la tragedia della Shoah" nel suo libro. Diffamazione viene ravvisata pure laddove Bersani "per schernire e attaccare Vannacci" lo accusava di voler aprire metaforicamente un bar Italia, come luogo di bassezza, "dove puoi dare dell’invertito a un omosessuale, dove puoi dare del negro a un nero, dove puoi dire a un ebreo “sì la Shoah, ma non esagerare“...". La diffamazione si sostanzia, afferma la querela, "nell’attribuire una presa di posizione gravissima ragionando per mero sentito dire, senza conoscere effettivamente il pensiero del querelante". Bersani è stato querelato da Vannacci a Ravenna. Nel caso dell’utente di X la querela è a Lucca e riguarda una frase diffamatoria in un post.