
"Il lavarone puzza" E i bagnanti scappano
Il lavarone continua a straccare in copiose quantità tra il pontile di Tonfano e Fiumetto, superando quota 700 tonnellate. Lo dimostra il fatto che la previsione di una spiaggia "pulita e utilizzabile", prevista inizialmente per ieri, slitterà se va bene a domani. Con buona pace per le narici dei bagnanti che si lamentano dell’odore nauseabondo lungo la battigia. Alcuni, come racconta Sara Moscardini, sono tornati a casa innervositi. "Lo stato della spiaggia di Marina, tra il pontile e il bagno ’Faruk’ – scrive – è indegna. Una vergogna, sulla spiaggia non ci si sta dall’odore di alghe e pesci morti. I turisti scappano: non mi sembra un bel segnale in un momento in cui la Versilia registra la fuga dei turisti".
Gli stabilimenti si stanno facendo in quattro per ammucchiare e rimuovere il lavarone, con turni di otto ore. "Entro domenica mattina – spiega il presidente del Consorzio mare Versilia Francesco Verona – dovremmo aver debellato questo fenomeno. Stiamo lavorando dalle 5 alle 9 e la dalle 20 alle 24. So che è un disagio, ma 20 giorni di mareggiate hanno smosso le erbe dal fondo del mare. La poseidonia emana un odore forte, ma è quello del mare e non è nauseabondo. Niente a che vedere quando stracca a maggio-giugno con le arselline morte. Anzi, superati i primi 4-5 metri, l’acqua è bellissima". Quanto alle cause, Verona rassicura gli scettici: "Dove il mare è profondo a causa dell’erosione il lavarone non stracca. Infatti arriva dove la costa si allunga. In ogni modo non è un rifiuto: fino agli anni ’80, una volta pulito dalla plastica, veniva usato nei campi perché faceva crescere bene il granturco, tanto che gli stabilimenti litigavano per accaparrarsi il quantitativo maggiore da portare a casa".
d.m.