La ri-acquisizione della Cittadella nel patrimonio della Fondazione, dopo 23 anni, segna un passaggio epocale per il Carnevale, che attraverso questa operazione (approvata a maggioranza larga dal Consiglio Comunale) consolida il suo capitale. E alla presidente Marialina Marcucci, che col consiglio d’amministrazione dal 2016 ha lavorato per garantire una solidità economica all’Ente, nei prossimi due anni di mandato spetterà il compito di allargare l’orizzonte.
Con la procedura di esproprio dei terreni intorno agli hangar (approvata all’unanimità nell’ultimo assemblea cittadina) i confini della Cittadella, insieme all’ambizione di ampliare la sua vocazione di polo creativo e culturale, sono infatti destinati ad estendersi. E oltre alla progettazione di un parco pubblico, un’area verde da vivere e da valorizzare con le opere di cartapesta, nel documento di previsione 2025 si ipotizza già la realizzazione (a spese della Fondazione) "di spazi al servizio degli artisti del Carnevale". Spazi "per magazzini", vengono descritti genericamente nel bilancio, e magari (aggiungiamo noi) anche per accogliere i mascheratisti che oggi condividono il lavoro negli hangar dei carristi. Sulla carta c’è poi il progetto di un ampio parcheggio, "destinato anche all’organizzazione di transfer con bus navetta".
Tornando nei confini “storici“ della Cittadella, oltre agli interventi di manutenzione straordinaria, come il rifacimento di otto tetti degli hangar gravemente danneggiati, è arrivato alla battute conclusive l’iter per la realizzazione di un pergolato che nascerà a copertura dell’ingresso del Museo della Cartapesta, su progetto dell’architetto ed ingegnere Francesco Tomassi che alle porte del Duemila immaginò la casa del Carnevale. Uno spazio dedicato all’accoglienza dei visitatori, che, anche a seguito degli imponenti investimenti per rendere moderne le sale espositive, sono costantemente cresciuti. Registrando nel 2024, l’anno dei record, il picco massimo di visite mai raggiunto. E per rendere il Museo finalmente accessibile, superando le invalicabili barriere architettoniche che oggi limitano la fruizione, la Fondazione prevede la realizzazione di ascensori.
Nel cuore della Cittadella, sul fronte Nord, viene poi immaginata una nuova sala espositiva "in cui ospitare la collezione dei costumi di Carnevale"; mentre, sul fronte opposto, quella che è stata battezzata “Sala Marchi” verrà recuperata e destinata alla Carnival Lab Academy. Una “factory” dove organizzare corsi per i mestieri del Carnevale e, tra questi, anche laboratori di sartoria. E intanto c’è chi suggerisce l’opportunità di attrezzare anche una sala di incisione, per incoraggiare la produzione musicale viareggina. Anche per il 2025 la Fondazione Carnevale, diventata editore musicale, affiderà ad un autore (ma sul nome c’è ancora il massimo riserbo) la composizione della Canzone ufficiale di questa edizione. A cui faranno da colonna sonora anche i brani della seconda edizione de “L’incanto dei rioni”, oltre a quelli presentati dai Carnevalari al “Festival di Burlamacco”.
Martina Del Chicca