TOMMASO
Cronaca

Il manipolo di Vannacci: "Amiamo l’Italia e ci ribelliamo al mondo al contrario"

Domani a Tirrenia l’assise del Comitato fondato da Fabio Filomeni. Tra loro l’ex candidato sindaco di Pietrasanta Massimiliano Simoni. "Fratelli d’Italia da quando è al governo ha tradito certe aspettative".

Strambi

Si candida? "Sì, no, forse. Si vedrà. Comunque, ci penso". Intanto che il generale Roberto Vannacci medita, intorno a lui si organizzano. Lo si era capito già alla fine di agosto dello scorso anno quando un gruppo di amici (per lo più ex commilitoni) si diede appuntamento a Lamezia Terme, convocati da Fabio Filomeni, tenente colonnello in quiescenza. Ora a sei mesi da quell’appuntamento tornano a riunirsi. Accadrà domani mattina alle 11 all’Hotel Continental di Tirrenia (in provincia di Pisa). Tra i promotori c’è Massimiliano Simoni, ex candidato sindaco a Pietrasanta per Fd’I, patron di Artitaly e presidente della Toscana del Comitato “Il mondo al contrario“, che si richiama proprio al libro che ha fatto conoscere al grande pubblico l’ex comandante degli incursori e le sue idee.

Simoni, il generale Vannacci ha sciolto le riserve, si candida alle europee?

"Ad oggi assolutamente no. Non ha sciolto alcuna riserva non si sa se si candiderà e con chi. Credo che lo sapremo nell’imminenza delle elezioni".

Intanto voi vi organizzate?

"Noi ci siamo organizzati come comitato, con grandi riscontri sia in Italia che all’estero. Ci sono persone che si identificano negli undici capitoli del libro".

Chi ha aderito al Comitato?

"Il presidente è Fabio Filomeni che ha un rapporto di lunghissima data con Vannacci. Ne è stato il formatore al 9° Reggimento “Col Moschin“. Poi abbiamo riferimenti qualificati in tutta Italia. Abbiamo fatto una selezione attenta. Sono persone che vivono del proprio lavoro. Tutte accomunate da una passione forte per il proprio Paese".

Che fate?

"Siamo partiti per organizzare eventi e presentazioni di libri, non solo quelli di Vannacci. Rappresentiamo l’altra faccia della medaglia, non solo il politicamente corretto".

Qual è il vostro obiettivo?

"L’auspicio è che i punti del libro vengano fatti propri da partiti del centrodestra, che sia Forza Italia, Fratelli d’Italia o Lega, non importa. Vediamo chi saprà raccogliere questo testimone".

E se non lo raccolgono?

"Continueremo a fare un’opera di sensibilizzazione con la nostra forza".

Nessun partito quindi?

"Saranno decisioni che, se le prenderà, le assumerà Roberto Vannacci. Noi siamo contenti di fare quello che facciamo. Siamo uno stimolo ad andare avanti".

Lei è stato candidato sindaco a Pietrasanta per Fd’I, di cui era dirigente nazionale per la cultura. Ha rinnovato la tessera?

"Ho quella del 2023. Il tesseramento 2024 non è stato ancora riaperto".

Che fa non risponde?

"Mi sembra che il partito e, più in generale il governo, abbia un po’ tradito certe aspettative, pur nella consapevolezza delle difficoltà nel governare. Mi aspettavo prese di posizioni più forti su certi temi. Anche in politica estera, dove ora come ora siamo più sudditi che protagonisti".

Nelle idee di Vannacci vi riconoscete di più?

"Beh, direi. Anche se Vannacci nel primo libro ha scritto cose ovvie. Per me che la famiglia è formata da un uomo e una donna è normale. Sono banalità...".

Allora perché scriverle?

"Perché oggi c’è una minoranza che pretende di imporre il proprio pensiero alla maggioranza".

Odiate gli omosessuali?

"Assolutamente no. Abbiamo tanti amici gay che condividono, in pieno, la nostra linea".

Ma Vannacci ha scritto che non sono normali...

"Molte sue parole sono state travisate in maniera demagogica".

Anche sui neri?

"Certo, è una tutta una strumentalizzazione. Abbiamo il massimo rispetto di tutte le etnie, le differenze dei tratti somatici sono evidenti...".

Ma Paola Egonu ha querelato il generale per quelle parole...

"Ho diversi collaboratori del Ghana e se vado io nel loro paese e chiedo chi è che ha tratti somatici diversi? Loro mi rispondono: tu".

Comunque Egonu è italiana. E che pensa di quanto succede in Medio Oriente?

"Quando c’è da ricordare la Shoah sono tutti in prima fila, ma quando si parla del conflitto tra Israele e Hamas c’è una certa sinistra che cambia idea. Eh no,ci vuole coerenza. È qui che viene fuori l’antisemitismo".

Quale sarebbe il mondo al contrario?

"È il mondo in cui una minoranza vorrebbe costringerci a vivere. C’è una lobby in Europa che vuole dettar legge al mondo. Ma non è così. Pensi all’ideologia transgender. In Cina, in Russia, in Africa ci sono 7 miliardi di persone che la pensano diversamente. C’è un’Europa che non parla con la Russia. Cosa si vuole la terza guerra mondiale?".

Quindi siete anche filo russi?

"No, siamo per un’Europa che si faccia rispettare nel contesto internazionale".