Il medico e il match analyst al servizio degli arbitri di calcio

Viareggio torna alle Olimpiadi con due rappresentanti: Cristiano Ciardelli come match analyst e Angelo Pizzi come medico per gli arbitri. Emozioni e speranze per un'esperienza unica a Parigi.

Il medico e il match analyst al servizio degli arbitri di calcio

Il medico e il match analyst al servizio degli arbitri di calcio

Emozionati? Certamente. Partecipare alle Olimpiadi, sia pure non da atleti (è dal 2016 che Viareggio e la Versilia non sono più presenti: l’ultima è stata la nuotatrice Diletta Carli in gara a Rio de Janeiro) non è come sfogliare una caramella. Potenza dei giochi a cinque cerchi che a distanza di 100 anni tornano a Parigi: a proposito, un secolo fa, all’ombra della Torre Eiffel, c’era un viareggino in gara nel tiro con la pistola, Sem De Ranieri. Nelle prossime ore sono pronti a partire per Parigi, Cristiano Ciardelli (avvocato con il pallino del... pallone) e Angelo Pizzi (medico, anche lui con lo stesso pallino... ma non da tecnico bensì da arbitro). Ciardelli sarà il match-analyst, una nuova figura per aiutare il lavoro dei fischietti; Pizzi invece - come medico - sovrintende alla salute fisica di chi dovrà dirigere sia le partite del torneo di calcio maschile che di quello femminile. Insomma, ‘tanta roba’ come chioserebbe un politico, da tempo con l’indice di gradimento al ribasso. “Per me non è la prima volta alle Olimpiadi - racconta Angelo Pizzi -: 32 anni fa, ho fatto parte della spedizione azzurra a Barcellona con la Nazionale di hockey su pista, impegnata nel torneo dimostrativo. Ho partecipato anche a due mondiali di calcio e ad altri mondiali di hockey, ma le emozioni che trasmettono le Olimpiadi non hanno uguali. C’è un’atmosfera speciale, quel turbinio di giovani di tutto il mondo che si affrontano, che vivono uno accanto all’altro, fanno pensare che lo sport possa essere la medicina a tutti i mali della terra... Un ricordo di Barcellona? l’esultanza alla Tardelli di Roberto Crudeli, quando segnò la rete decisiva nella finale per il terzo e quarto posto... Indimenticabile”. A Parigi, Angelo Pizzi sarà l’angelo custode medico dei fischietti. “Il mio augurio – ha detto – è che sia un’Olimpiade di serenità per tutti, nella speranza che quella serenità diventi anche ottimismo reale per il futuro”. Freme il giusto, Cristiano Ciardelli, perché per lui si tratta del debutto a cinque cerchi. “Non vedo l’ora di immergermi in quell’atmosfera speciale – racconta – anche se non devo perdere di vista il mio lavoro: come match analyst, preparare per gli arbitri dettagliate relazioni su come giocano le squadre che devono dirigere, in maniera tale da cogliere quegli aspetti tattici e tecnici che possono aiutare il loro lavoro”. E allora, che dire di più? Buona Olimpiade.

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