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Juri Baldassarri è Gusmano
Gusmano è la maschera simbolo del Varignano. Maschera che nasce nel 1978 da testi e note di Egisto Malfatti. La prima apparizione risale però al 1981, contestualmente alla nascita del Rione, dalla penna di Mirella Tripiciano ed è diventata una presenza fissa nelle sfilate di Carnevale. Gusmano è un personaggio positivo, sempre pronto a rallegrare gli altri con la sua musica e le sue storie, un simbolo di gioia e di festa, degno rappresentante dell’orgoglio degli abitanti del Varignano. È un menestrello, paradigma della cultura popolare. Ad indossarne i panni c’è il 49enne Juri Baldassarri.
Juri, da quanti anni sei la maschera del Rione?
"Da 4 anni ormai. Fui scelto direttamente dall’indimenticabile nostro ex presidente Mario Giannelli. Mario al comitato rionale, ma al quartiere stesso, ha dato tantissimo".
Qual è la cosa più bella nel ricoprire tale ruolo?
"Che per un mese sfilo alle feste rionali, monto sui palchi, qualche volta anche cadendo rovinosamente come un menestrello ubriaco. Praticamente vivo il Carnevale in maniera intensissima".
Per quanto pensi di continuare a farlo?
"Spero per molto tempo ancora. Prima o poi, comunque, lascerò spazio alle nuove generazioni. Interpretare la maschera rionale é un onore, ma al tempo stesso una responsabilità".
Che impegni hai e come riesci a destreggiarti con il lavoro?
"A dire il vero ho tanto tempo libero, così posso dedicarmi un mese al Carnevale dando sempre il meglio di me stesso".
Cosa rappresenta per te la maschera rionale?
"Lo spirito del quartiere; un quartiere vivo, popolare e sanguigno".
Sarai una sorta di star, i bambini vorranno fare la foto con te.
"La cosa più bella è vedere un bambino felice. Vedere le mamme chiedere se posso fare una foto con loro è ancora più gratificante".