
Il Miccio Canterino va agli archivi con incassi da record nella tre giorni
Ha lasciato amarezza tra le altre contrade la vittoria della Quercia alla 66esima edizione del Miccio Canterino. Tra i favoriti c’erano il Pozzo con Lorenzo Baglioni che non è finito neppure tra i primi quattro, il Ponte arrivato secondo per un soffio, e il Ranocchio, vincitore due volte negli ultimi tre anni, solo quarto. Anche se poi, alla fine, tutti hanno accettato il verdetto della giuria. Grande soddisfazione invece per il neo-presidente Antonio Giorgi per il record d’incasso della storia della manifestazione.
"Il mio obiettivo era, come ogni anno che partecipo - commenta a caldo Giulia Mutti, tre volte vincitrice della manifestazione - descrivere e far cantare questa comunità e in ciò sono riuscita anche stavolta. Oltretutto con una cantatrice che stimo e con cui ho condiviso il palco (la milanese Marte, ndr). La cosa importante era questa, si sa che il Festival è un terno al lotto, un pizzico di delusione c’è ma va bene così. Futuro? Sto lavorando al secondo disco e continuo a portare il giro il mio spettacolo delle “Cantautrici Coraggiose” nei teatri e club italiani. Tornerò il prossimo anno? Vedremo, deciderò con la contrada".
Tra le novità di quest’anno c’è stato il Toto Festival: chi indovinava la classifica ha vinto dei premi e Mauro Giannarelli, dopo 17 anni di impegno nel Palio, è stato proclamato Presidente Onorario della Pro Loco. "Il bilancio è sicuramente positivo sotto tutti i punti di vista - analizza il presidente Antonio Giorgi - soprattutto per quanto riguarda la partecipazione con tre serate sold out, che ci hanno consentito di superare i 70mila euro di incasso stabilendo il record dei record. Dal punto di vista musicale abbiamo indubbiamente ascoltato un livello molto alto di canzoni e gli ospiti speciali sono piaciuti, soprattutto il comico prestigiatore Raffello Corti. Sono veramente contento della riuscita della manifestazione, perché il Festival regala sempre emozioni forti e c’è sempre grande incertezza per il vincitore. Credo che la vittoria della Quercia, arrivata per un paio di punti, sia meritata perché la canzone ha avuto un gran consenso del pubblico e oltretutto è “Made in Querceta” perché i fratelli Badiali sono contradaioli bianconeri fin da piccoli. Ringrazio tutti i consiglieri della Pro Loco, entrati con due mesi di ritardo solo a gennaio 2025: in poco tempo e con la difficoltà di essere alla prime armi abbiamo fatto centro".
Dario Pecchia