Il nuovo sottopasso che unisce la città. Chiusa la gara: c’è un solo candidato

Il 30 settembre sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte per la realizzazione dell’intervento. Un’opera ciclo-pedonale da oltre 6milioni di euro pensata per collegare il centro con la periferia. Attesa da anni.

Il nuovo sottopasso che unisce la città. Chiusa la gara: c’è un solo candidato

Il rendering che mostra come verrà il sottopasso ciclo-pedonale

C’è un candidato per realizzare il sottopasso pedonale e ciclabile di via San Francesco; una delle opere pubbliche più attese, di cui si discute dai tempi dell’amministrazione Marcucci, perché pensata per collegare la città “spaccata“ in due dalla ferrovia. Una, infatti, è l’impresa che ha partecipato alla gara pubblica che la Provincia, in qualità di stazione appaltante, ha svolto per conto di Mover e che si è chiusa lunedì.

Sarà dunque Mover – a cui il Comune ha affidato la progettazione, realizzata insieme a “Città future“ di Lucca e “Cooprogretti“ di Gubbio – a nominare la commissione chiamata a valutare l’offerta. Un passaggio preliminare prima dell’affidamento definitivo dei lavori, messi a bando per un importo pari a 6,159milioni di euro, dei quali 2,8milioni del fondo risarcimenti incassati dal Comune per i danni patrimoniali subiti nella strage ferroviaria del 29 giugno 2009.

Prima che il cantiere, e dunque la realizzazione del sottopassaggio ciclo-pedonale, possa ufficialmente cominciare saranno necessarie ulteriori valutazioni del rischio derivante da ordigni bellici inesplosi, essendo stata la ferrovia uno degli obiettivi principali durante la Seconda Guerra Mondiale e proprio il cavalcavia il bersaglio di un terribile bombardamento avvenuto il 13 marzo del 1944. Analisi che, presumibilmente, in accordo con le Ferrovie dello Stato, potrebbero essere svolte già per l’inizio del nuovo anno.

Superato liter amministrativo e le ultime indagini tecniche, potranno cominciare gli interventi per la realizzazione del sottopasso che collegherà la via San Francesco con la via Porta Pietresanta, correndo sotto i binari per 56,25 metri.

Martina Del Chicca