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Il prelievo è un’odissea: "Discriminata perché ho le braccia tatuate"

Infermiera discrimina paziente con tatuaggi durante prelievo del sangue, accusandola di "rovinarsi" le braccia. La paziente si sente discriminata e denuncia mancanza di professionalità.

Doveva essere un normale prelievo del sangue ma è sfociato in un’accesa discussione in quanto l’infermiera non le trovava la vena a causa dei tatuaggi sulle braccia. A raccontare questa disavventura sul gruppo Facebook “Pietrasantini docche“, da lei amministrato, è Annalisa Anitori dopo essere tornata dal distretto Asl, al Lucchesi. "Mi sono sentita discriminata – scrive – a causa dell’atteggiamento sdegnato dell’infemiera, che sosteneva di non poter vedere le vene accusando le persone tatuate di ’rovinarsi’ le braccia. Ho risposto che bastava sentire quelle gonfie e così ha fatto: dov’è la professionalità?".