REDAZIONE VIAREGGIO

Il principio illuminato che squarciò il velo oscuro Il progresso nasce dalla mente e dal pensiero

Contro il dito superstizioso, accusatore e intollerante la società del XVIII secolo rispose con idee nuove

"Per essere felici in questa vita, per quanto lo permette la miseria della nostra natura, che cosa

occorre? Essere indulgente". Così Voltaire nel suo Trattato sulla tolleranza, del 1763. Tra le rivoluzioni a cavallo tra XVII e XVIII secolo, ve ne fu una prorompente che squarciò il velo dell’oscurantismo che per secoli aveva coperto l’Europa: l’Illuminismo. Contro il dito superstizioso, accusatore e intollerante dei secoli precedenti, la società del XVIII secolo rispose con idee nuove. Tra esse, una in particolare si fece largo: la tolleranza. Per la prima volta prese piede la possibilità di poter esprimersi senza il timore di essere perseguitati. In un’Europa attanagliata per secoli da guerre di religione, dilagò la speranza che persone diverse tra loro, anche e soprattutto per fedi e culti, potessero convivere pacificamente. Precursori dei tempi moderni, gli illuministi dunque, promotori di un pensiero aperto e disposto al confronto con gli altri, rischiararono il mondo. Ma come tutte le novità anche l’Illuminismo e il principio di tolleranza, suo cardine, spaventarono gran parte della società dell’epoca e spesso queste idee rimasero solo sogni. Tuttavia, esse aprirono nuovi orizzonti.