REDAZIONE VIAREGGIO

"Il punto interrogativo è simbolo del bene"

Un fiume di domande a cui i giovani non trovano risposta. Così l’indagine sull’esistenza e sul futuro si traduce in un disegno

Il punto interrogativo è il simbolo del bene. "Quando sulla strada vi imbattete nei punti interrogativi, nei sacerdoti del dubbio positivo, allora – citando Luciano De Crescenzo – andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche". E proprio il punto interrogativo è diventato il perno dell’indagine della ID della scuola Armando Sforzi di Piano di Conca. Ovvero tutte le domande a cui i grandi non danno ascolto, o non vengono prese in considerazione o restano inespresse: tanti enigmi senza risposta. A cominciare dal futuro e dall’esistenza: "Ma quanto durerà la terra?". "Andremo ad abitare su Marte?". "Ci saranno ancora i virus?". "Il nostro futuro sarà bello o sarà brutto?". " Faranno le macchine volanti?". Gli alunni hanno trasformato in disegni ciò a cui non riescono a trovare risposta. Si sono chiesti "Perché l’uomo inquina?". Perché stiamo distruggendo la nostra terra?". E ancora "Perché le persone che non ascoltano i consigli?". "Che cosa spinge i giovani a fare gesti spericolati, oppure a offendere i sentimenti degli altri?".