Il racconto dei familiari: "Li hanno pestati a sangue per uno zaino senza valore. Tutto ciò è inaccettabile"

La sorella di una delle vittime chiede interventi di controllo e presidi per la sicurezza. Da destra a sinistra, l’appello all’amministrazione: "Non si sottovaluti la situazione". .

Il racconto dei familiari: "Li hanno pestati a sangue per uno zaino senza valore. Tutto ciò è inaccettabile"

Il ferito più grave, un uomo di 64 anni, è stato ricoverato nella clinica neurochirurugica di Livorno

"Ma una persona può andare al mare, e rischiare di essere ammazzata di botte? Ma poi per cosa? Per niente. Due persone sono state picchiate a sangue per niente". Per uno zainetto, una tenda. Nient’altro. È la sorella del 52enne di Piano di Conca, aggredito sulla via del Balipedio insieme ad un amico, ricoverato ora in condizioni critiche all’ospedale di Livorno, a porsi, e porre, la stessa domanda che rimbalza per le strade di Torre del Lago e di Viareggio il giorno dopo la brutale rapina.

Ha potuto vedere suo fratello, lunedì sera nel reparto di emergenza del “Versilia“, "Soltanto per trenta secondi. I medici – racconta – ci hanno fatto passare per fargli sapere che non era solo. Per darci la possibilità di tranquillizzarlo. Ha il volto così gonfio per i colpi che ho fatto fatica a riconoscerlo. Ma almeno non è in pericolo di vita. Mentre a Livorno – prosegue la donna – c’è un uomo che per uno zaino senza alcun valore rischia di non svegliarsi più". Non lo accetta, e ancora meno accetta chi alza le spalle perché: “Si sa, che dopo le 17 quella zona è pericolosa...“. Come se attraversarla volesse dire andarsela a cercare. "No, non è giusto. Perché non tutti sanno che quella è una zona pericolosa, non lo sanno certamente tutti i turisti che la frequentano. E se la situazione è nota – prosegue la sorella di una delle vittime – allora qualcuno deve intervenire. Se tutti sanno in quel tratto di Macchia, tra il mare e il Parco, vivono e bivaccano persone disperate, pronte a qualunque cosa per sbarcare la giornata, ci vogliono controlli e presidi di sicurezza. Non può essere una colpa scegliere di andare al mare, che in quel tratto di costa è bellissimo, e attardarsi sulla spiaggia fino alle 20, quando è ancora giorno. Non si può accettare di aver paura di vivere i luoghi, di andare al mare, di fare una passeggiata...".

Questa, disperata, richiesta di sicurezza arriva al culmine di un’estate pesante. Vissuta tra risse che scoppiano per niente, come quella a colpi di bastone in piazza Dante o e che si accendono ormai quotidianamente sul Lungomolo; di spaccate ai negozi e alle auto in sosta; di piccoli e grandi episodi di violenza giovanile; di vandalismi e scippi... Richiesta a cui si accodano anche le forze di opposizione viareggine. "La cronaca delle ultime settimane – scrivono i consiglieri comunali della Lega, Alberto Pardini e Wallter Ferrari – ci mostrano un quadro preoccupante". Per questo "Crediamo che serva una profonda riflessione trasversale e a tutti i livelli di Governo per affrontare la situazione con determinazione e – aggiungono – senza ideologismi". Per la segretaria comunale della Lega Maria Domenica Pacchini "aver sottovalutato l’intervento dell’esercito è stata una mancanza. L’operazione “Strade sicure” mette il personale delle forze armate a disposizione dei Prefetti di alcune province per la tutela dell’ordine pubblico. Ma per avere questo servizio – prosegue Pacchini – il sindaco dovrebbe farne richiesta. Perché non lo fa? Forse ritiene che non ci sia ancora un sufficiente tasso di criminalità nella città che amministra?". Il coordinatore di Fratelli d’Italia Marco Dondolini, oltre a sollecitare "un maggiore controllo nelle aree a rischio", invita "i cittadini che subiscono espisodi di criminalità a sporgere denuncia. Le statistiche ufficiali che vengono decantate dal sindaco evidenziano pochi reati ma solo perché – sostiene – le persone non fanno le denunce per paura o per sfiducia". Secondo il gruppo consiliare del Partito Democratico, guidato da Dario Rossi, "I ripetuti episodi criminosi avvengono in una città in cui negli ultimi anni il problema della sicurezza è stato sistematicamente negato dall’amministrazione E nel frattempo è cresciuta la presenza di soggetti dediti al teppismo e alla criminalità con danni per attività commerciali, operatori turistici e cittadini".

mdc