Con l’inganno, il più subdolo – che mira dritto nel punto in cui il cuore non ha scudi, quello in cui, per una madre, abita un figlio – sarebbe riuscito a farsi consegnare 15mila euro tra contanti e gioielli. E con questa accusa, per il reato di truffa, nei confronti di un 52enne residente a Frattamaggiore (in provincia di Napoli) la notte scorsa, al termine di un’articolata indagine dei carabinieri della Compagnia Viareggio, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Lucca su richiesta della Procura.
Vittima dell’odioso raggiro, avvenuto in città alla fine di agosto, è una 69enne di Viareggio. Agganciata, come spesso accade in questi casi, con una telefonata. Dall’altro capo la voce di un un uomo, che si presentava come un carabiniere per avvisarla che suo figlio aveva appena causato un grave incidente stradale, in cui erano rimaste ferite altre persone. "Per questo – le ha detto il falso-carabiniere – si trova ora in stato di fermo".
Una storia in cui non c’era nulla di vero, falso il militare come l’incidente. Ma di fronte a quella notizia tutto, nella mente della donna, ha cominciato a confondersi. E di quella confusione, alimentata dalla preoccupazione, si nutrono le truffe. Nel frattempo, infatti, un fantomatico avvocato ha cominciato ad illustrare alla vittima "una strategia legale", così ha detto alla donna, finalizzata a ridurre le conseguenze penali cui avrebbe dovuto far fronte il figlio, autore del sinistro, giungendo a chiedere, a titolo di risarcimento della controversia una somma di quasi 15mila euro.
L’anziana, incalzata dalle "urgenti" e pressanti richieste del finto avvocato, e quindi racimolato tutto il denaro che aveva in casa, aggiungendo gioielli e altri oggetti di valore per raggiungere quanto richiesto. Ed ha poi consegnato tutti i suoi beni ad un complice della truffa che, dopo essersi recato a casa della vittima, si è qualificato come "Ufficiale giudiziario". Ottenuto ciò che voleva il finto Ufficiale è scomparso in un lampo.
Dopo settimane di indagini serrate, attraverso tutti i canali disponibili, i veri carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del falso collega. E sulla base degli elementi indiziari raccolti è scattato l’arresto, eseguito la notte scorsa dai militari di Frattamaggiore che hanno accompagnato il 52enne in cella.
mdc