REDAZIONE VIAREGGIO

Il riposo può attendere Da pensionati a ‘pompieri’

Quattro volontari hanno deciso dopo 40 anni di lavoro ognuno nel proprio settore di mettersi a disposizione della collettività e dell’ambiente ferito

Migration

Hanno felicemente raggiunto l’età della pensione, dopo oltre 40 anni di lavoro e hanno deciso di continuare a dedicarsi al volontariato e al prossimo. Sono Marco e Luciano Pardini, fratelli, Massimiliano Tarabella e Mariano Bertoli, provengono da mondi lavorativi diversi, ma hanno in comune il desiderio di essere utili alla collettività.

Così dopo aver soddisfatto le esigenze familiari, soprattutto l’impegno quotidiano verso i nipoti, già attivi nel mondo del volontariato, hanno deciso di affinare le competenze e metterle a disposizione anche della tutela e della salvaguardia dell’ambiente. Così Marco, Luciano, Massimiliano e Mariano hanno frequentato il corso teorico-pratico, che prevede l’esame finale, di antincendio boschivo promosso dalla Regione Toscana. Con loro lo hanno frequentato altri venti volontari - molto più giovani – dicono, di altre associazioni della Versilia.

Un’esperienza della quale abbiamo fatto il punto nella sede della Pubblica Assistenza Croce Bianca Odv di Querceta dove i quarto militano da anni. Sono appena tornati da una esercitazione nella boscaglia del Monte Magno nella zona di Camaiore. Sudati ancora protetti dalle spesse tute ignifughe: "Siamo motivati e soddisfatti di aver dato significato al tempo libero da trascorrere dopo tanti anni di lavoro. Gli impegni familiari non mancano , ma per sentirci ancora attivi e utili abbiamo deciso di frequentare il corso e diventare volontari antincendio boschivo", raccontano. L’istruttore Marco della pubblica assistenza di Viareggio spiega che nel gruppo quattro persone non più giovanissime sono di vitale importanza per migliorare l’approccio all’incendio.

Il metodo, la tecnica di spegnimento si imparano nei corsi di formazione, ma la prudenza e il coordinamento delle forze è patrimonio dei volontari maturi che le trasferiscono ai giovani. Un’altra istruttrice di Viareggio, Andrea, spiega che la lotta agli incendi boschivi è una priorità e che Marco, Luciano, Massimiliano e Mariano sono un esempio e un invito a rafforzare le file degli altri volontari toscani, 4500 in totale, che organizzati in squadre combattono la piaga degli incendi che in estate è ancora più pericolosa. Giacomo e Alessio, coordinatori dell’AIB nella Croce Bianca di Querceta concludono: "Le associazioni di volontariato non solo esercitano la lotta all’incendio boschivo con la preparazione delle squadre antincendio boschivo, ma propongono a ogni livello campagne di informazione ai cittadini per renderli sempre più attenti e responsabili nell’abbruciamento dei residui dello sfalciamento che non è vietato ma ben regolamentato da leggi, norme e comportamenti".

Maria Nudi