Il ritorno dai suoi cari e un lungo abbraccio

Un silenzio inquietante avvolge una tranquilla via di Viareggio, interrotto solo dalle voci dei telegiornali e dal suono delle campane. La moglie e la figlia di Cinzia Dal Pino aspettano ansiose il suo ritorno a casa dopo gli arresti domiciliari per l'omicidio di Said Malkoum.

Il ritorno dai suoi cari e un lungo abbraccio

Un silenzio inquietante avvolge una tranquilla via di Viareggio, interrotto solo dalle voci dei telegiornali e dal suono delle campane. La moglie e la figlia di Cinzia Dal Pino aspettano ansiose il suo ritorno a casa dopo gli arresti domiciliari per l'omicidio di Said Malkoum.

È un silenzio incombente, rotto soltanto dalle voci dei telegiornali delle case vicine, dallo sfregare delle rotaie e dal suono delle campane di una chiesa in lontananza. Un silenzio, forse, abituale per quella via viareggina, apparentemente tranquilla e tratteggiata da villette eleganti e familiari. Un silenzio che ieri pomeriggio, però, in quella strada, sembrava sovrastare, pesante, tagliente, l’aria, nell’impazienza, e nel dramma, che proprio in una di quelle villette, forse, si stava consumando. Dove il marito e la figlia di Cinzia Dal Pino, cui ieri mattina sono stati concessi dal giudice gli arresti domiciliari per l’omicidio di Said Malkoum, per l’intero pomeriggio, hanno aspettato la donna. Fino ad uno squillo di cellulare, a rompere quel silenzio, e l’apertura del cancello dell’abitazione, alle 18.30, dopo ore di attesa, ad accogliere il cellulare della Polizia penitenziaria, e Dal Pino stessa, accolta, nella sua casa viareggina, dove sconterà gli arresti domiciliari, dall’abbraccio della figlia.

gp