SERENA PUOSI
Cronaca

Il safari notturno al Kruger Park. Emozioni uniche

Un safari notturno nel Kruger National Park offre emozioni uniche, come l'incontro con una famiglia di leoni durante la caccia. Il parco sudafricano, vasto e ricco di biodiversità, regala esperienze straordinarie con la sua fauna selvatica e paesaggi mozzafiato.

Il safari notturno al Kruger Park. Emozioni uniche

Un safari notturno nel Kruger National Park offre emozioni uniche, come l'incontro con una famiglia di leoni durante la caccia. Il parco sudafricano, vasto e ricco di biodiversità, regala esperienze straordinarie con la sua fauna selvatica e paesaggi mozzafiato.

È buio pesto alle

nove di sera una volta varcati i cancelli del Kruger National Park. Le uniche luci accese sono quelle dei ranger pronti a partire e delle jeep sulle quali una decina di persone inquiete e curiose sono in attesa. Un safari notturno è un miscuglio di brividi e inaspettato, è come entrare in punta di piedi in casa di qualcuno per vedere cosa fa quando calano le tenebre. La jeep parte con tutte le raccomandazioni per non mettersi in pericolo e per non disturbare quel sottile equilibrio del mondo animale mentre è impegnato a seguire l’istinto di sopravvivenza. È così che, dopo un lento vagare, scorgiamo una famiglia di leoni intenti a dividersi una preda. La leonessa veglia sui cuccioli, i piccoli sono più attratti dal gioco che dal cibo. La scena sembra proiettata in un cinema, invece è proprio davanti ai nostri occhi increduli.

Difficile prendere sonno dopo un’esperienza del genere, l’adrenalina è ancora in circolo e gli occhi pieni di meraviglia. La mattina dopo si riparte per esplorare un’altra zona dello sterminato Kruger National Park, il gioiello del nord-est del Sudafrica paragonabile per dimensioni a tutta la Lombardia. Ogni giro di safari permette di farsi un’idea di cosa si intenda con la parola biodiversità e nei due milioni di ettari che toccano Zimbabwe, Swaziland e Mozambico si distinguono diverse aree con caratteristiche differenti. Ogni chilometro macinato mostra l’incredibile varietà di animali e piante che qui vi dimorano. Alcune strade sono asfaltate, altre sterrate e comportano qualche salto tra pozzanghere e avvallamenti; si seguono le mappe ma soprattutto l’istinto dei ranger e il loro passaparola con i walkie talkie per segnalarsi le posizioni dei maestosi animali avvistati. Il safari è osservare, aspettare, avere la pazienza di attendere che gli animali si mostrino, avere la fortuna di incontrarne molti, vestirsi a strati per assecondare il clima che varia dall’alba al tramonto.

È, se vogliamo, anche un esercizio di pazienza: può darsi che si stia ore incrociando solo impala (ce ne sono così tanti che è impossibile non trovarsene di fronte) e poi in dieci minuti vedere la maggior parte dei Big Five, ossia i cinque grandi animali del parco, elefante, leone, leopardo, rinoceronte e bufalo. Non è affatto scontato avvistarli tutti, alcuni di questi animali sono sfuggenti, si nascondono, bisogna sapere dove cercarli. Il Kruger National Park è molto più dei Big Five, però. Con oltre 500 specie di uccelli, quasi 150 specie di mammiferi, una miriade di rettili, anfibi e insetti, il parco è un paradiso per gli amanti della fauna selvatica. Qui si possono osservare ghepardi a caccia nella savana, branchi di zebre e antilopi che pascolano e ippopotami che si rilassano nelle acque dei fiumi oltre a uccelli acquatici, scimmie e babbuini.