Passata la tempesta,o downburst, comincia la conta dei danni. Nelle decine di stabilimenti balneari spazzati via dalle raffiche di vento, che hanno e scoperchiato tetti – emblematiche le immagini del Grand Hotel Royal e del villino Chizzolini, due esempi di architettura Liberty sulla Passeggiata duramente colpiti dal fortunale – e abbattuto decine di alberi in tutta la Versilia. Con gravi danni alle abitazioni e alle auto. E non c’è, però, quiete: mentre i turisti si riaffacciano in spiaggia, centinaia di persone, tra tecnici, volontari e imprenditori, sono a lavoro da ore per garantire il ritorno alla normalità. Diffusi black out hanno interessato i territori di Massarosa e Camaiore, dove l’energia è mancata per ore. Prioritaria ora la messa in sicurezza delle piante pericolanti, e gli interventi per rimuovere tronchi e rami dalle strade. A Viareggio sono state riaperte sia la via Fratti, ostruita dalla caduta di quattro pini, così come il viale dei Tigli, dove sono stati rimossi due pini e un tiglio. Già liberate anche le 5 auto rimaste schiacciate sotto un pioppo alla stazione vecchia, e il veicolo sotto il tiglio stramazzato in piazza Dante. Sgomberate da rami e fronde via Digione, Lungo Canale est, piazza Sant’Antonio, Piazza D’Azeglio, Via Turati, Via Corridoni, Via Marco Polo. Interventi di monitoraggio e messa in sicurezza sono in corso lungo il viale Capponi e nella Pineta di Ponente.
Nuove verifiche e prime operazioni di messa in sicurezza anche a Pietrasanta. Ingegneri e tecnici comunali hanno passato in rassegna i parchi e i giardini pubblici accertandone l’agibilità, dopo piccole rimozioni di rami caduti o pericolanti, eccetto per quello della Fontanella in centro storico, di Ecaussines a Tonfano e per la zona boscata del parco della Versiliana: "Faccio un appello a tutti i frequentatori della Versiliana – dice l’assessore alla protezione civile, Tatiana Gliori – non avventuratevi nell’area chiusa: non c’è niente da vedere o da fotografare, c’è solo un rischio alto e imprevedibile, almeno finché non avremo completato tutti i controlli". Al cimitero di Vallecchia, che ieri è rimasto chiuso, sono state effettuate le prime e più urgenti operazioni di messa in sicurezza e oggi l’area cimiteriale sarà nuovamente aperta al pubblico, negli orari consueti. . A Seravezza, grazie al supporto di un drone che ha perlustrato tutto il territorio, il quadro si è fatto chiaro: con dissesti sulle strade della montagna, alberi abbattuti e soprattutto ingenti danni arrecati a numerosi tetti del capoluogo. "Abbiamo messo in ordine la parte pubblica, ripulito le strade e rese tutte transitabili – spiega il sindaco Lorenzo Alessandrini – quello che resta è leccarsi le ferite, in particolare per i danni ai privati che sono ingenti e molto diffusi. Prossimo passo - aggiunge - sarà appunto il censimento dei danni, attraverso un modulo disponibile tra qualche giorno".