
Al traguardo del metà pena scontata, Nicola Guidotti - che uccise il fratello Mario - ha usufruito di un breve permesso. Il tempo necessario per ritornare per qualche ora in città, parlare con i familiari e gli amici, oltre ovviamente le rituali firme nei comandi territoriali dell’Arma, con annessi e connessi, previsti dalla procedura dell’uscita per qualche ora dal carcere. E in un momento di (apparente) relax, Nicola Guidotti è tornato a parlare di due sue grandi passioni, la cucina e le feste rionali, che si intrecciano con la storia della città, rivelando anche alcuni particolari che a suo avviso sono indispensabili per “scrivere la verità storica”. In pratica, il sugo alla trabaccolara - che tutti reputano di nascita marchigiana, in particolar modo di San Benedetto del Tronto - è stato ideato e creato praticamente a caso da un viareggino, mentre l’edizione zero del Carneval Darsena, la festa rionale per eccellenza, ha visto al timone del comando le famiglie trabaccolare della Darsena.
"Chi ha ideato con successo il sugo alla trabacccolara - racconta Nicola con vigore verbale -, lo ha fatto per caso: è stato mio zio Beppe Cesarali, un cuoco che ha fatto la storia della cucina viareggina: quando gestivo il Barcobestia in via Coppino tanti anni fa, un giorno si presentò poco prima di mezzogiorno un cliente abituale che aveva fretta. Gli feci presente che non eravamo ancora pronti. Lui insisteva per mangiare qualcosa perché aveva fretta. Andai in cucina e trovai mio zio che si stava preparando un piatto: stava sfilettando del pesce povero, mischiandolo con pomodori. "Gli porto questo", dissi a mio zio. Lui rimase sorpreso ma il mio cliente fu colpito dalla bontà di quel piatto, tanto è vero che non finì mai di ringraziarmi: fu mio zio che mi disse che il piatto si chiamava “trabaccolara” semmai il cliente avesse chiesto che tipo di condimento ci fosse. Ricordo che ci fece anche la scarpetta con il pane. Quando finì di mangiare - ricorda ancora - tornai da mio zio e gli dissi: hai fatto un capolavoro. E da quel momento che nella nostra cucina e in quella viareggina è nata la pasta alla trabaccolara".
Dulcis in fundo l’edizione zero del Carnevale Darsena, nata come Carneval Cooking - rivela ancora Nicola Guidotti - visto che davanti al Cro, in via Coppino "diverse famiglie di trabaccalari, i Romani, i Balloni, i Palestini, i Merlini e tanti altri prepararono piatti della cucina marchigiana da far assaggiare alla gente venuta a Viareggio. Ebbe un gran successo. E l’anno dopo nacque la prima edizione del Carneval Darsena, puntando non solo sul divertimento ma anche sulla cucina. Un successo che è durato negli anni".