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Il Teddy Bear della discordia. Du Barry chiama il sindaco: "Quell’opera va rimossa"

L’artista monegasca ritiene "scandaloso" l’orsacchiotto trafitto dal coltello "Immagine violenta agli giochi dei bimbi". Giovannetti: "Invece è un tema importante".

Il Teddy Bear della discordia. Du Barry chiama il sindaco: "Quell’opera va rimossa"

A nulla sono servite le spiegazioni dell’artista americana Rachel Lee Hovnanian sul significato del Teddy Bear in bronzo posizionato di fronte al Duomo con un coltello conficcato nel cuore. Il messaggio contro la morte dell’infanzia a causa della dipendenza dalla tecnologia non è sufficiente agli occhi di chi ritiene inaccettabile un’opera del genere nel cuore della piazza principale della città e davanti a un luogo di culto. Scatenando, tra l’altro, una "guerra" tra artisti in piena Pasquetta. La monegasca Daphné Du Barry ha alzato infatti il telefono per chiamare il sindaco Alberto Giovannetti e chiedergli di rimuoverla. Ma la telefonata non è stata fatta solo al primo cittadino, che ha la delega alla cultura e ha quindi l’ultima parola in tema di mostre. Du Barry, da tanti anni legata a Pietrasanta, ha manifestato il suo dissenso anche alla stessa Hovnanian e al titolare della fonderia “Mariani“ Adolfo Agolini.

"Mi sono spaventata la prima volta che ho visto la scultura – racconta Du Barry – in quanto trovo vergognoso raffigurare in un modo così violento e in una piazza pubblica un simbolo di tenerezza come l’orsacchiotto. Può essere percepito come un invito alla violenza: per un bambino è una scena orribile. I bambini sono sacri, non si gioca con i loro simboli. Semmai avrebbe dovuto mettere un telefonino sul petto dell’orso, visto il messaggio anti-tecnologico, ma comunque non in piazza e in mezzo alle mamme che passeggiano con le carrozzine. Un’opera così va messa nel proprio giardino. Il problema è che gli artisti di oggi vogliono solo creare scandalo". Du Barry assicura di aver raccolto messaggi di sdegno anche da altri esponenti della comunità artistica della Piccola Atene. "Ma, a differenza mia, hanno paura ad esporsi nonostante siano scandalizzati quanto me. Non ho avuto nessun problema a chiamare il sindaco dicendogli che la dovrebbe togliere. Ho contattato anche Agolini e la Hovnanian. Da donna di fede – conclude l’artista monegasca – dico inoltre che quella scultura non andava collocata davanti al Duomo. Non do nessuna colpa al parroco, il quale non ha nessun potere".

Nonostante il giorno di festa, Giovannetti replica a Du Barry confermando la telefonata. "Il mondo è bello perché vario. Ognuno – ribatte il sindaco – può esprimere liberamente il proprio pensiero, e questo vale per entrambe le artiste, Hovnanian in un modo e Du Barry in un altro. Ritengo però che Hovnanian affronti un tema molto interessante che parla di problemi reali. Ha lanciato un campanello d’allarme, non bisogna scandalizzarci. Con tutto quello che c’è nel mondo non mi sembra una cosa così grave. E poi ha dato lavoro ai nostri artigiani". Fine della trasmissione.

Daniele Masseglia