È già diventato il caso dell’anno, e siamo ancora a febbraio. Di quelli che dividono e creano fazioni. Da quando il sindaco lo ha annunciato, lo spostamento della biblioteca "Carducci" dal Sant’Agostino al municipio di piazza Matteotti è sulla bocca di tutti. Allungando, innanzitutto, la lista dei contrari. Un gruppo di docenti, operatori culturali, artigiani e impiegati – Giuliano Rebechi, Massimo Appolloni, Franco Attuoni, Fabiano Balduini, Luca Bonci, Giuliano Buratti, Anna Camaiora, Rita Camaiora, Lorenzo Carletti, Matteo Castagnini, Stefano Giannoni, Angelo Guidi, Giovanni Guidi, Fulvio Mazzola, Isabella Morabito, Marco Palla, Alessio Panichi, Silvia Pardini, Federica Sacchelli, Andrea Giorgio Tomagnini, Alessandro Viti e Sergio Viti – ha scritto una lettera aperta al sindaco e assessore alla cultura Alberto Giovannetti per chiedergli di ripensarci. "Generazioni di giovani – scrivono – si sono formati e istruiti in questo luogo unico atto a favorire lo studio, la lettura, la riflessione e la socializzazione. È la storia plurisecolare del luogo che da oltre 40 anni ospita la biblioteca a reclamarne la permanenza nell’attuale sede, richiamando semmai una maggior attenzione con interventi migliorativi. È uno dei gioielli più apprezzati della città: così la pensò il sindaco Rolando Cecchi Pandolfini, che investì ingenti risorse per risanare e restaurare l’ex convento, coadiuvato dall’architetto Franco Buselli e da Pierluigi Gherardi. Il sindaco ci ripensi". Analogo appello è emerso dalla ribattezzata "riunione di San Biagino" promossa martedì alla Croce Verde da "Insieme per Pietrasanta". "È stato il ’punto zero’ – dice il capogruppo Lorenzo Borzonasca – per la difesa della biblioteca. All’incontro c’erano tante realtà civiche e politiche contrarie allo spostamento. Inclusi coloro che fecero la storia della biblioteca, realizzata tra il 1983 e il 1987 e trasferita dalla vecchia sede di Palazzo Moroni". Ma c’è chi dice "sì" al trasferimento. "Fino al 2006 – dice Daniela Lupoli, consigliera Unitalsi – ero un’assidua frequentatrice della biblioteca, ma un grave e improvviso problema di salute ha limitato la mia mobilità e autonomia. ’Scalare’ il Sant’Agostino è diventato impensabile, senza un aiuto. Sapete cosa significa salire in carrozzina su un montascale? Il senso di insicurezza e precarietà che si prova mentre si è lì sopra? Il Sant’Agostino è bellissimo ma pieno di difficoltà. In piazza Matteotti ci sono i posti auto per disabili, una rampa d’accesso al municipio e l’ascensore. Potrei finalmente tornare a coltivare la mia passione per la lettura".
CronacaIl trasloco della biblioteca divide. Cittadini contrari, Unitalsi a favore