Il ‘Truffa-gate’ divide il Consiglio. Scontro sulla mozione di sfiducia

La maggioranza fa quadrato attorno all’assessore al bilancio; le opposizioni abbandonano l’aula

Il ‘Truffa-gate’ divide il Consiglio. Scontro sulla mozione di sfiducia

La sindaca di Massarosa alle prese con la truffa subita dal Comune

Il ‘Truffa-gate’ massarosese lascia pesanti strascichi a livello politico con netta contrapposizione fra maggioranza e opposizione. L’ultimo consiglio comunale, in cui è stata affrontata la vexata quaestio, si è concluso in malo modo. Con i partiti di minoranza che per protesta, hanno abbandonato l’aula dopo quattro ore di dibattito acceso, liti e offese. I partiti di minoranza chiedevano le dimissioni dell’assessore al bilancio Adolfo Del Soldato, mentre la maggioranza ha fatto scudo attorno all’operato della giunta Barsotti.

"Dopo quattro ore di discussione – è la nota del Pd, Sinistra Comune e Orgoglio Massarosa – i partiti di minoranza non sono riusciti a dare una motivazione comprensibile della richiesta assurda a cui hanno sottoposto il consiglio di sfiduciare un assessore che non ha nessuna competenza o responsabilità relativamente alla truffa di cui il comune è vittima. Ovviamente la vicenda è seguita dagli avvocati e tutti ci auguriamo che abbia buon esito, o almeno è quello che si dovrebbe augurare anche l’opposizione massarosese anziché strumentalizzare un fatto negativo per una mera e becera campagna denigratoria contro un assessore. Del resto si dimostrano perfettamente coerenti con i comportamenti disfattisti inaugurati dal biennio colucciniano e portati avanti anche in questi tre anni dall’opposizione. Seppure in dissesto, l’amministrazione Barsotti ha riattivato i servizi scolastici, riaperto la scuola di Quiesa, investito sul patrimonio scolastico, rifinanziato la piscina e un asilo nido, affidato i centri civici alle associazioni".

I consiglieri di minoranza innvece accusano: "I problemi sono iniziati già durante la prima parte della seduta in quanto la maggioranza non ha trovato di meglio che offendere, visto che quello era l’unico mezzo per controbattere la mozione di richiesta di sfiducia nei confronti dell’assessore al bilancio. Mozione presentata soprattutto a tutela dei cittadini che rappresentiamo dopo che dalle casse pubbliche sono spariti nel nulla 120mila euro senza che nessuno ne abbia dato spiegazione e senza che nessuno abbia chiesto scusa. I Consiglieri di maggioranza e il sindaco parlano di grandi conquiste là dove noi vediamo disastri, parlano di grande soddisfazione per il loro operato da parte dei cittadini, là dove noi vediamo grande perplessità, parlano di successi là dove noi vediamo sciatteria e la vicenda dei 120mila euro che la sindaca ha liquidato con un “dove sta il problema?” ne è una conferma".