VIAREGGIO
Timidi, forse non così abituati a farsi intervistare. Forse spaventati dal mondo reale, vista la continua immersione in quello virtuale. Sono i ragazzi che ieri mattina affollavano la spiaggia. "No, preferisco non dire niente". "Non saprei che dire", alcune delle frasi che si sono sentite. Per fortuna che non tutti erano così. Dice Francesca Bianchi: "Vengo da Firenze e studio al liceo classico Dante. Oggi lo trovo molto divertente, c’è tanta gente, la musica. Stasera torniamo a casa, ma non sappiamo ancora a che ora". Per ora non ha ancora scritto il numero sperato sulla sabbia. "Dopo lo farò, dicono che bisogna aggiungere dieci al voto che uno vuol prendere, quindi scriverò 105. Centodieci no, perché ho timore che non porti bene". Tra un rito propiziatorio e l’altro c’è anche lo spazio per pensare alla prova. "Sono un po’ preoccupata — prosegue la ragazza — ma mi auguro che vada bene comunque. Di certo speriamo che non esca Tacito. Comunque poi mi iscriverò all’università: devo scegliere tra medicina o ingegneria". Studentessa del "Dante" anche Gaia Camporesi. "Sono di Scandicci, siamo venuti tutti insieme per passare una bella giornata. C’è davvero tanta gente. Il numero sulla sabbia? No, non lo scrivo per scaramanzia. Comunque sono un po’ preoccupata, ma cercherò di fare del mio meglio. Meglio latino che greco". Un futuro comunque che Gaia vede ancora nelle lettere. "Mi iscriverò a classiche: non so ancora se a Pisa o a Bologna. La Normale? Chissà". Studente del liceo classico anche Alessandro Tosi da Pescia, anche se di poche parole. "Siamo venuti presto ma non rimaniamo tutto il giorno. La festa comunque è bella. Da grande? Forse mi iscriverò a architettura ma ci devo ancora pensare. Intanto l’esame". Vengono invece da Quarrata Jacopo Marini e Sonia Nesi. Entrambi studenti del liceo artistico. "Ho un po’ d’ansia per l’esame, ma c’è voglia di andare avanti. Poi mi iscriverò a un corso di moda", dice la ragazza. Afferma il ragazzo: "Per l’esame non ho aspettative. Comunque la festa è bellina". Ma l’impressione a vedere certi volti è che questi ragazzi non siano così spensierati. Men che meno hanno voglia di farsi fotografare, sebbene le loro vite si dispieghino soprattutto sui social, dove l’immagine e l’apparire sono tutto. L’impressione, a vedere certe facce, è che non siano così felici. Eppure sono giovani e hanno tutta la vita davanti. I viareggini e i versiliesi hanno perlopiù invece fatto tappa a Pisa, così che la stazione di Viareggio è diventata un crocevia per chi arrivava. C’è chi scrive il voto sulla sabbia e chi tocca la lucertola al Duomo. Ma la speranza è la stessa.