Grazie all’iniziativa “Saremo libere quando il rispetto avrà messo radici”, realizzata in collaborazione con Ethical Fashion Initiative (EFI), Conad Nord Ovest ha raccolto complessivamente 105mila euro, destinati a supportare la preziosa attività di Dire-Donne in Rete contro la violenza e di 40 centri antiviolenza del territorio, tra cui “La casa delle donne di Viareggio“, a sostegno delle donne vittime di abusi.
Il progetto, che si è spinto oltre i confini nazionali, ha visto la produzione di portachiavi solidali, realizzati da 1.900 artigiane in Kenya attraverso l’impresa sociale Tujikuze, supportata da Efi e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. I portachiavi, creati con materiali riciclati, sono stati messi in vendita nei punti vendita di Conad Nord Ovest dal 21 al 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, al prezzo simbolico di 2,90 euro, devolvendo 1 euro per ogni acquisto ai centri antiviolenza. Un’iniziativa di forte sensibilizzazione sulla necessità di sostenere la lotta contro la violenza di genere e che ha anche contribuito significativamente all’emancipazione economica delle artigiane coinvolte.
"Siamo profondamente consapevoli della responsabilità sociale che il nostro ruolo ci affida – commenta Marco Brambilla, direttore generale di Conad Nord Ovest – e questa iniziativa rappresenta un perfetto esempio del nostro impegno a sostenere le comunità e a promuovere valori di rispetto e uguaglianza. Proprio per questo, abbiamo voluto dare un ulteriore contributo affiancandoci alla risposta già straordinaria dei nostri clienti. La collaborazione con EFI e D.i.Re ci ha permesso di creare un progetto che unisce dimensioni globali e locali, dimostrando che la solidarietà può generare impatti concreti. Non si tratta solo di un gesto simbolico – prosegue – : dietro ogni portachiavi c’è il lavoro, la dignità e la speranza di migliaia di donne e questo ci spinge a fare sempre di più. La lotta contro la violenza di genere è un dovere collettivo, e siamo fieri che il nostro contributo, unito alla generosità dei nostri clienti e soci, possa rappresentare un passo significativo verso una società più giusta e inclusiva".
Per la presidente di Dire, Antonella Veltri: "È sicuramente importante la raccolta fondi, che sostiene i centri antiviolenza in perenne difficoltà, ma molto significativa anche la comunicazione che permette a moltissime donne di conoscere l’esistenza dei centri antiviolenza e di poterli tenere come punto di riferimento, in caso di necessità".