MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

«Niente scherma al PalaBarsacchi? E io faccio lezione con vista mare»

Margherita Zalaffi ha trasferito i corsi al suo Bagno Maber

BAGNO MABER Margherita Zalaffi al lavoro per realizzare la pedana di fortuna per i corsi di scherma

Viareggio, 6 ottobre 2015 - IL FALLIMENTO della Viareggio Patrimonio, l’inagibilità del Palazzetto, le incertezze sul futuro dello sport cittadino. Poteva essere la stoccata finale, ma per il Club Scherma Viareggio è stata invece l’occasione per ricominciare. Dopo 15 anni. La nostra regina di spade Margherita Zalaffi non è certo tipo da arrendersi, tanto meno al dissesto economico del Comune: «lo sport – dice – ti insegna davvero a reagire alle situazioni di difficoltà, a superare i limiti e guardare sempre avanti». E così è stato: la campionessa olimpica e presidente del Club ha preso la passerella della spiaggia e, sul piazzale del suo Bagno Maber, l’ha riconvertita in pedana.

«POTEVAMO continuare ad attendere notizie sul futuro del Palazzetto dello Sport, quindi bloccando tutta l’attività sportiva e agonistica. Oppure – spiega Margherita – farci venire un’idea per ripartire al più presto con la preparazione stagionale». Dal Palazzetto e dal Comune buone notizie non arrivavano, in compenso però è scoccata l’idea. «Ho la fortuna di avere un piccolo bagno in Passeggiata, quale posto migliore per allenarsi se non questo?». Guardando il mare, quell’orizzonte infinito, l’illuminazione è stata immediata. «Vorrà dire che da Club Scherma Viareggio, ci trasformeremo in Club dei Pirati di Viareggio». All’arrembaggio per fare incetta di successi.

QUELLO che è successo dopo è stato altrettanto stupefacente, «ho raccolto la solidarietà di tantissime persone. Dagli sportivi, ai genitori dei piccoli atleti che – prosegue Margherita – stanno cercando nuovi spazi e fondi dove spostare l’attività». Nel frattempo un’amante della scherma, titolare di alcune serre, ha donato a Margherita e al Club una tenda paravento; dove coltivare le nuove promesse della scherma nazionale. E venerdì scorso sono cominciati i primi allenamenti. «E’ stata, ed è ancora una bella impresa. Lo spazio è piccolo, infatti sto pensando di riconvertire anche un vagone delle cabine come pedana per gli allenamenti. Non ci sono le docce né il riscaldamento, per ora, e mancano ancora alcune delle attrezzature, come i rulli e i fioretti, che sono ancora al PalaBarsacchi». La campionessa però è ottimista: «L’ambientazione è davvero bellissima, emozionante». Al momento sono una cinquantina gli iscritti per tutte le categorie, «ed è per tutti questi ragazzi, per questi bambini e la loro passione, che vale la pena andare avanti. Per fare sport a volte basta davvero poco, per fare scherma poi basta anche il corridoio di casa. Per questo non mi sono arresa, in questo progetto ci ho messo tutto il mio cuore e sto raccogliendo davvero tanto. Sono fiera della mia capacità di combattimento». la stessa grinta che tirò fuori sulla pedana alle Olimpiadi di Seul. Un oro che brilla ancora.