MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Impossibile trattenere le lacrime . Bouquet di girasoli e palloncini gialli: "Vola in alto, rondine sognatrice"

Enorme commozione nella chiesa di Don Bosco per i funerali della ventenne morta in un incidente stradale "Sapeva trovare e regalare la felicità. Ci mancherà quel sorriso contagioso e la tua voglia di vivere".

Impossibile trattenere le lacrime . Bouquet di girasoli e palloncini gialli: "Vola in alto, rondine sognatrice"

Impossibile trattenere le lacrime . Bouquet di girasoli e palloncini gialli: "Vola in alto, rondine sognatrice"

Chi l’ha amata racconta che Emma quando entrava in una stanza si faceva sentire. "Arrivava a gamba tesa, rumorosa e caotica. Con la sua ’erre’ spigolosa, le opinioni decise e curiose. Implacabile ma gentile, testarda ma dolce. Con quei suoi abbracci incontenibili, la sua musica e quella risata, sincera e piena".

Ecco, Emma Genovali, ieri, nel giorno dell’ultimo saluto celebrato nella parrocchia di Don Bosco, era ovunque. La sua presenza si è sentita ovunque. Era nell’amore che ha riempito la chiesa ed è tracimato fino in strada; nelle canzoni che hanno colmato i silenzi del vuoto; nella brezza leggera arrivata per asciugare le lacrime; negli abbracci sbocciati per consolare; nella luce delle magliette gialle che, insieme ai bouquet di girasoli, hanno illuminato la vita oltre il dolore più cupo. Emma si è sentita anche nella delicatezza delle parole, scelte con cura, e pronunciate con timidezza e forza dalla sua famiglia per salutarla un ultima volta. Dopo averle tenuto la mano nei 75 giorni che questa giovane donna ha trascorso, lottando, nel reparto di terapia intensiva di Cisanello. Dov’è stata ricoverata da quando – lo scorso 4 luglio – sulla strada verso il mare è rimasta vittima di un tragico incidente insieme al fidanzato Leonardo Brown. Emma e Leo se ne sono andati a vent’anni, a due mesi di distanza l’uno dall’altra.

"E ora – ha detto la zia di Emma, – siamo deboli di fronte al ricordo della tua risata. E tu, che dalla parte dei più deboli ti sei sempre schierata, restaci accanto. Perché abbiamo bisogno della tua energia".

"In tutto questo dolore – le parole di Don Luigi, che ha celebrato la funzione – dobbiamo cogliere l’insegnamento che Emma ci ha lasciato". Impresso nella sua filosofia di vita, l’Emmismo. Come l’aveva battezzata proprio Emma. "Quella capacità di cercare la felicità, attraverso le relazioni, di vivere appieno, di puntare verso la beatitudine". E Emma la felicità la puntava, proprio come i girasoli fanno col sole. Senza timore di scottarsi. Aveva paura di volare ma dalla paura, Emma, non si è mai fatta fermare. Era un "Rondine sognatrice", questo il nome che si era scelta negli scout. Che intorno al suo feretro si sono riuniti in un cerchio, e hanno gridato forte perché "è facendo rumore – come faceva Emma quando entrava in una stanza – che noi ci salutiamo". Mentre i compagni del corso musicale dell’istituto Passaglia di Lucca hanno cantato e suonato per lei, scegliendo le parole di Irama e di "Ovunque sarai". Ecco, Emma ieri era ovunque. Nel delicato suono dei flauti, nella forza della sua stupenda famiglia, e nell’ostinata libertà con cui i palloncini gialli hanno attraverso le nuvole per raggiungere l’infinito.