Viareggio (Lucca), 18 gennaio 2025 – Non si arrestano le truffe che corrono su Internet. L’ultima vittima un imprenditore viareggino di 50 anni che è riuscito a bloccare il conto prima che mani ignote potessero svuotarglielo. L’uomo si era visto recapitare tramite mail un messaggio dalla sua banca. O meglio un messaggio che pensava fosse arrivato dalla sua banca, ma in realtà era un messaggio artefatto. In sostanza veniva sollecitato a cambiare le credenziali dell’app dell’home banking altrimenti non avrebbe potuto più utilizzarla. “Siccome il giorno dopo dovevo fare dei bonifici – ci ha spiegato – ho fatto quello che mi veniva richiesto...”. Era invece la solita trappola Internet in cui chiunque di noi può incappare, perché tratto in inganno. L’imprenditore si è accorto di un movimento di alcune centinaia di euro che non erano state autorizzate da lui e quindi ha provveduto a bloccare il conto e le carte di credito.
Ma è solo l’ultimo esempio di una serie di truffe che vengono fatte da esperti hacker contro cui è difficile difendersi. Proprio in questi giorni ricevi un messaggio online su un ordine che sei in attesa di ricevere. Ti viene detto che il pacco è a casa tua, con tanto di foto, magari della porta di qualcun altro. Clicchi sul link allegato e inserisci i tuoi dati, password inclusa, Ma la cosa non funziona, pur avendo inserito le domande di sicurezza. A questo punto chiami il servizio clienti, che ti rassicura ché il tuo pacco è ancora in arrivo. Uno o due giorni dopo ricevi il pacco e non ci pensi più.
Sei caduto in una truffa. Ora hanno i tuoi dati e non stupirti che qualcosa ti potrà accadere nei prossimi giorni. Si chiama “smishing” e combina il phishing con brevi messaggi o SMS. I ladri di identità agiscono in diversi modi. Non rubano solo i portafogli, rovistano nei cassonetti, rubano carte agli sportelli bancomat, ma usano Internet perché, grazie al notevole miglioramento dell’Intelligenza Artificiale, è tutto più facile. Lo shopping online è una miniera. Video di false testimonianze su versioni clonate di siti legittimi, piattaforme di social, app di messaggi e forum.
Voci clonate di influencer dei social che promuovono prodotti contraffatti e creano siti web di shopping convincenti quanto fraudolenti, con foto e recensioni tutte generate dall’Intelligenza Artificiale. Marchi contraffatti che fanno interloquire con servizi clienti altrettanto falsi.
Poi ci sono le truffe di “emergenze familiari”, sfruttando la vulnerabilità emotiva delle vittime: una persona cara in apparente difficoltà che chiede di pagare fatture ospedaliere, cauzioni o richieste di riscatto, tutto da fare velocemente. E questo con il supporto di persone ritenute autorevoli: dottori, poliziotti, avvocati… tutte finte. La voce sembra proprio autentica e l’emotività conduce spesso ad abbassare le proprie difese.
Come proteggersi allora da tutto questo? Alcune indicazioni vengono riportate dall’Aduc (associazione a difesa dei consumatori). Durante lo shopping online occorre controllare con attenzione i siti web che si stanno navigando (in genere le Url dovrebbero iniziare con “https”), ponendo cura a grafica e fluidità delle parole utilizzate. Verificare i dati nella finestra “contattaci”, incrociando quelli riportati con quelli ufficiali e, nel caso, verificando l’esistenza dell’indirizzo. Particolare attenzione per gli indirizzi che sono fuori dell’Ue, anche se non è detto che questi ultimi debbano di per sé essere garanzia.
Importante è avere i propri software aggiornati (incluso il sistema operativo, browser, app e antivirus), perché dovrebbero contenere gli ultimi sistemi di difesa contro le intrusioni illecite. Durante l’acquisto comunica solo i tuoi dati essenziali ad acquisto e spedizione della merce. Non è necessario, per esempio, dare il codice fiscale se si acquista un capo di abbigliamento. Tieni d’occhio l’estratto conto della tua carta e della banca, così da individuare in anticipo qualunque movimento strano. “Per le parole di sicurezza per accedere al tuo profilo – spiegano gli esperti dell’Aduc – usa quelle che siano realmente esclusive per te. Se scopri che ti hanno rubato l’identità, il tempo è un fattore critico. Contatta subito la banca e gli istituti delle carte di credito e invia una segnalazione alla Polizia postale. Cambia le password, controlla i tuoi report di credito e valuta un eventuale blocco degli stessi. Forse è fastidioso e macchinoso, ma così potresti limitare i danni”.
Paolo Di Grazia