DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Imu e Tasi, 2.400 morosi per il 2025. Al via il recupero di oltre 2,2 milioni

Le somme erano state notificate ma mai pagate. Riscossione coatta in linea con gli importi degli ultimi anni

Il vice sindaco Francesca Bresciani è anche assessore ai tributi

Il vice sindaco Francesca Bresciani è anche assessore ai tributi

La cifra aumenta progressivamente, anno dopo anno, e questo vale sia per chi non si mette in pari con le tasse comunali sia per la somma che il Comune deve di conseguenza recuperare con la riscossione coattiva. I numeri dicono infatti che sono circa 2.400 i cittadini che non hanno versato l’Imu e la Tasi per il 2025, originando in questo modo un vuoto di oltre 2,2 milioni di euro e costringendo il Comune a dare incarico alla "Ica srl" affinché proceda con il recupero dell’evasione. Entrando nei dettagli, sono 478 i morosi che non hanno pagato la Tasi per un importo totale pari a 52.878 euro, e 1.929 quelli che invece non hanno versato l’Imu per un importo totale di 2,2 milioni.

L’aspettativa del Comune è di recuperare, salvo sorprese, la maggior parte degli importi nel corso dell’anno. Nel 2024, infatti, su 2,1 milioni di euro da recuperare vennero riscossi 2 milioni e 33mila euro, e la parte rimanente nei primi mesi di quest’anno. Analogamente, nel 2023 su 2 milioni e 143mila euro da recuperare ne vennero riscossi 1,8 milioni durante l’anno, e il resto nel 2024. E così pure nel 2022: su 919mila euro da recuperare, 720mila vennero incassati subito, mentre la parte rimanente fu saldata ai primi del 2023. Ci sono poi casi in cui i risultati sono stati addirittura migliori delle previsioni. Nel 2024, complessivamente, il Comune era riuscito ad incassare ben 800mila euro in più se si considerano voci quali l’Imu (oltre 1,4 milioni di euro anziché 880mila euro, pari al 59% in più), la Tari (467mila euro anziché 150mila euro, pari al 217% in più), il Canone unico patrimoniale (75mila euro) e le sanzioni per mancati pagamenti (549mila euro a fronte di una previsione iniziale di 370mila euro, pari al 48% in più).

"Più o meno siamo in linea con gli anni scorsi – sottolinea il vice sindaco e assessore ai tributi Francesca Bresciani – e sono fiduciosa che anche stavolta il recupero dell’evasione raggiunga i risultati soddisfacenti che già in passato i nostri uffici sono stati in grado di assicurare grazie al loro lavoro scrupoloso e professionale. Questo ci ha consentito infatti di recuperare sempre risorse importanti. Ricordo che parliamo di avvisi di accertamento notificati e non più contestabili in quanto non pagati entro i termini previsti: la pratica del recupero coattivo richiede svariati mesi, ma siamo sempre riusciti ad incassare il dovuto". Quanto ai motivi che stanno dietro alla morosità, in genere si tratta di situazioni generate da perdita di lavoro o peggioramento della condizione economica.