SERENA PUOSI
Cronaca

In bicicletta tra gallerie a picco sul mare

La Pista Ciclopedonale Maremonti da Levanto a Framura offre uno spettacolare percorso tra mare e colline, attraversando gallerie e calette. Un'esperienza suggestiva tra natura e storia liguri.

In bicicletta tra gallerie a picco sul mare

La Pista Ciclopedonale che da Levanto arriva a Framura passando per Bonassola è conosciuta anche come pista Maremonti

La Pista Ciclopedonale che da Levanto arriva a Framura passando per Bonassola è conosciuta anche come pista ciclopedonale Maremonti e, come dice il nome stesso, alterna meravigliosi scorci sul Mar Ligure a viste di colline adorne di pini marittimi e ginepri.

Si tratta di oltre cinque chilometri di pista ciclopedonale tra gallerie e scogliere da percorrere a piedi, in bici o perché no, in pattini o skateboard. La sua storia è abbastanza recente o meglio, il rifacimento è recente, perché il tracciato originario è datato 1874, anno in cui venne inaugurata la stazione di Levanto. Fino al 1971 venne usata la tratta dentro le gallerie, poi il raddoppio del collegamento ferroviario Sestri Levante-La Spezia un poco più a monte fece dismettere il percorso oggi adibito a pista ciclopedonale in cui nove gallerie si alternano a sprazzi di blu e calette nascoste.

Inforcata la bicicletta a Levanto comincia la pedalata sulla corsia di destra, l’altra carreggiata è per chi viaggia in senso opposto e il fatto di essere tutta in piano la rende perfetta anche per i bambini. La caratteristica più suggestiva della pista è senza dubbio l’alternarsi di buio alla luce: il tratto nelle gallerie è avventuroso, il dischiudersi di paesaggi strepitosi è un balsamo per gli occhi.

Dalla pista si accede a diverse calette di ciottoli dove, anche finita l’alta stagione, c’è qualcuno che si concede un bagno in mare. L’acqua, in effetti, invoglia a buttarsi per la sua trasparenza. Nei tratti in cui passa dalle gallerie che un tempo furono del tracciato ferroviario, la pista è decisamente fresca e in penombra, quando la luce artificiale lascia il posto ai tratti scoperti è il momento di fare il pieno di bellezza grazie alle balaustre con le panchine e agli scorci sull’acqua cristallina. Alla fine della tratta, quando si raggiunge Framura all’altezza della ferrovia più recente, c’è un ascensore che scende al Porticciolo dove sono ormeggiate tante barche colorate, alcune vintage, altre ritinteggiate, tutte da fotografare.

È il momento di tornare indietro percorrendo la pista ciclabile e, una volta giunti a Levanto, visitare il dedalo di vie pittoresche dai tipici colori liguri che si intersecano e che svelano tesori come la Chiesa di San Andrea a fasce bianche e nere, le mura del vecchio Castello di San Giorgio, la Loggia Medievale e l’Oratorio di San Giacomo.