Nata per caso. Da un incontro in cima al Molo, dove Claudio Puosi, presidente degli “Amici della Darsena“, ha incrociato Simone Politi, ex carrista e artista. Una talento innato, quanto riservato. Se non fosse stato per quell’incontro casuale, forse, i quadri di Politi sarebbero rimasti custoditi in una stanza. E invece da ieri sono esposti nelle sala dei Maestri d’ascia e calafati in via Coppino, dove resteranno fino al termine del Carnevaldarsena. Una mostra "che racconta tanti pezzi della mia vita" spiega l’autore; e che racconta anche di "affascinanti stralci di Viareggio". "Una città che incanta, che evoca. Ed è facile – ha detto Adolfo Lippi, che ha introdotto il vernissage – capire perché Viareggio è terra di pittori. Perché è bellissima, e per questo dovremmo impegnarci tutti a mantenerne intatto il profilo".
Quello di Politi è un viaggio intimo, che attraversa la sua vita e i luoghi del cuore. C’è il molo, appunto; e c’è la Pineta, con le sue luci e le ombre. L’universo femminile; l’inverno dell’esistenza; l’amore che non invecchia; il tramonto di un giorno che fugge; il mare, che si ripete come le onde. "Credo che Simone – conclude Puosi – rappresenti una delle più cristalline espressioni dell’arte e del Carnevale. Nel quale mi auguro possa ritrovare, prima o poi, uno spazio".
mdc