DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Incendio di Pietrasanta: rogo accidentale o doloso? Via alle indagini. Danni per 7 milioni

Operazioni di spegnimento concluse dopo quasi 24 ore di lotta contro le fiamme

L'incendio di Pietrasanta (Umicini)

Pietrasanta, 5 agosto 2018 - Gli ultimi focolai sono stati definitivamente domati ieri mattina intorno alle 9,30. I mezzi dei vigili del fuoco hanno poi abbandonato via Pontenuovo nel primo pomeriggio, dichiarando la fine dell’emergenza. Passata la paura per lo spaventoso incendio scoppiato venerdì alle 12 alla ditta di materiali edili ‘Ferredil Cerù’ di Pietrasanta, restano ora gli interrogativi, le ferite da leccare, i numeri da quantificare, specie per quanto riguarda i danni economici subiti dalla ditta.

In primis le indagini dei carabinieri, intervenuti in gran forza insieme ai colleghi (ben 21) della polizia municipale di Pietrasanta. Al momento, è bene precisarlo, non c’è nessuna persona iscritta nel registro degli indagati, anche se sulla dinamica sembrano ormai non esserci più dubbi.

RET_32845111_173954
RET_32845111_173954

Qualcuno ha dato fuoco a diversi pancali in legno, nel piazzale lato monti, e da lì sono partite le fiamme che in poche ore hanno devastato due terzi del capannone dell’azienda, pari a 10mila metri quadrati (su due piani) andati in fumo. I carabinieri stanno aspettando la relazione finale dei vigili del fuoco e stanno ascoltando gli ultimi testimoni, a partire dai titolari e dai dipendenti dell’azienda.

I miliari dell’Arma dovranno capire, in sostanza, se l’episodio è stato accidentale o se invece ci sono delle responsabilità colpose. Ieri mattina una delegazione di dipendenti della ‘Ferredil Cerù’ si è recata sul posto per un sopralluogo, col groppo in gola.

Di fronte ai loro occhi si è presentato un capannone incenerito, come detto per due terzi, con i soffitti e i solai letteralmente esplosi insieme al materiale depositato: legno, inerti, plastica, reti metalliche. Una lista destinata a crescere solo quando i vigili del fuoco riusciranno a identificare tutti gli oggetti danneggiati.

Lo scheletro del capannone anche ieri ha attirato inoltre un bel po’ di curiosi, stavolta senza intasare l’Aurelia. Come punto ‘panoramico’ per realizzare foto e video è stata scelta via Pontenuovo, da cui erano ben visibili le ultime operazioni dei vigili del fuoco anche se le narici erano pizzicate da un odore tutt’altro che salubre. «E’ un inferno, come faranno a ripartire?», si sono chiesti alcuni cittadini, rimasti attaccati alla rete, spesso in silenzio, per osservare gli effetti della devastazione. Già, la ripartenza: mentre a livello sanitario e ambientale tutto dipenderà dai prossimi controlli di Asl e Arpat (vedi servizio a lato), nella zona dell’incendio persone ben informate ieri parlavano di non meno di 6-7 milioni di euro di danni, con il capannone che andrà probabilmente demolito e ricostruito.