Viareggio, 29 luglio 2014 - E' un autentico giallo la dinamica del tragico incidente stradale che ha portato alla morte di Aurora Francesconi, ieri a Torre del Lago. Aurora, 15 anni, studentessa del liceo classico Giosué Carducci, in sella alla sua Vespa è andata a sbattere contro un palo della luce ai bordi di via Venezia nei pressi del Camping Italia a Torre del Lago. Probabilmente è stata spinta fuori strada da un’auto pirata. Gli agenti della polizia municipale hanno infatti messo sotto sequestro una Lancia Y che alcune testimonianze raccolte sul posto hanno indicato essere presente al momento dell’incidente, anche se nessuno ha visto l’eventuale impatto fra l’auto e lo scooter che procedevano nella stessa direzione Viareggio-Torre del Lago.
PER QUESTO il conducente della Lancia Y, un anziano di 86 anni, non è stato ancora formalmente indagato. Rischia però un’incriminazione per omicidio colposo e omissione di soccorso. Sulla sua auto i vigili urbani hanno rinvenuto divese ammaccature, ma sulla fiancata opposta (quella sinistra), che sono probabilmente precedenti all’incidente. Sulla fiancata destra invece ci sono solo dei piccoli graffi. Sono in corso accertamenti per verificare se sono compatibili con quelli rinvenuti sullo scooter della ragazza. L’anziano automobilista, originario della provincia di Firenze in questi giorni in vacanza a Torre del Lago insieme alla moglie sua coetanea che gli siedeva a fianco sull’auto, ha detto agli agenti della polizia municipale di non essere stato lui a provocare la caduta della ragazza. O comunque di non essersi accorto di nulla. Un motociclista lo aveva inseguito e gli aveva bussato al finestrino invitandolo a fermarsi. «Ma non l’ho fatto — ha detto ai vigili urbani — perché pensavo che mi volesse aggredire. Si è fermato poco più avanti, nel parcheggio della Coop, dove si è fermato a fare la spesa. Quando è stato intercettato dai vigili urbani lui e la moglie avevano ancora in mano i sacchetti della spesa. Sono stati ascoltati al comando dei vigili urbani, dove la moglie ha accusato un leggero malore.
MOLTI aspetti dell’incidente, come si diceva, sono ancora da chiarire e gli accertamenti dei vigili urbani sono tuttora in corso. La tragedia si è verificata attorno alle 11,15 di ieri mattina su via Venezia nei pressi del Camping Italia a Torre del Lago. I primi soccorritori hanno visto la ragazzina a terra con accanto lo scooter. Proprio nel momento in cui transitava la Lancia Y sospetta. L’ipotesi più plausibile è che l’auto abbia urtato con la fiancata sinistra lo scooter che viaggiava sul margine destro della carreggiata, buttando fuori strada la ragazza. Probabilmente fra auto e scooter c’è stato solo un leggero tocco (c’è infatti una piccola ammaccatura sul fanale sinistro) che ha provocato la caduta della scooterista. IL DESTINO ha voluto che nel perdere il controllo del mezzo, Aurora sia andata a sbattere contro un palo della luce. Un impatto violentissimo. La scena che si è presentata ai primi soccorritori è stata terrificante. Sul posto è arrivata l’auto medica e l’ambulanza della Misericordia di Torre del Lago. Vista la gravità della situazione il medico ha richiesto un elicottero, visto che, in un campo adiacente, c’era lo spazio per atterrare. E’ arrivato Pegaso 3 dall’aeroporto del Cinquale che poi è ripartito alla volta dell’ospedale di Cisanello. Il tutto in pochissimi, febbrili, minuti. L’incidente è avvenuto in via Venezia non lontano da dove Aurora abita, in via Venezia insieme alla madre Elisa Domenici.
APPENA ha saputo dell’incidente, è corsa a siNcerarsi di cosa era avvenuto. Sono stati gli agenti della polizia municipale a informale che sua figlia era stata portata in elicottero all’ospedele di Cisanello, dove hanno disperatamente tentato di strapparla alla morte. Ma le ferite di Aurora erano troppo gravi, il trauma cranico riportato nel terrificante impatto con il palo della luce troppo esteso. Attorno alle 14 il suo piccolo cuore ha cessato di battere, per la disperazione dei genitori e di un’intera comunità scossa da questa ennesima tragedia della strada.
Paolo Di Grazia