Martina Del Chicca
Cronaca

Tragico schianto contro il guardrail, ammaccature anomale sulla moto. L’ipotesi di un altro mezzo coinvolto

Si indaga per capire la dinamica del sinistro in cui la sera di lunedì 26 agosto ha perso la vita Paolo Pardini. Sulla base della perizia di parte i legali della famiglia hanno chiesto alla Procura l’incidente probatorio

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Paolo Pardini vittima di un tragico incidente in moto lungo la Variante

Viareggio (Lucca), 8 settembre 2024 – Ci sono delle ammaccature sul lato sinistro della Yamaha nera, una in particolare in corrispondenza del serbatoio, che non sarebbero compatibili con l’impatto contro il guardrail in cui Paolo Pardini ha perso la vita, a 51 anni appena compiuti, nella serata di lunedì 26 agosto. Dei segni che scavano nel dubbio; aprendo anche all’ipotesi – tra varie che dovranno essere verificate –, che qualcosa, o che qualcuno (un animale o un altro mezzo), quella sera, appena prima delle 22, lungo la Variante Aurelia possa aver urtato il centauro facendogli perdere il controllo del mezzo. Spingendolo fuori strada, nello schianto fatale contro la barriera di sicurezza.

Quelle lesioni sul fianco sinistro della moto sono emerse nel corso dell’accertamento tecnico svolto dell’ingegner Fabio Bernardini di Massa incaricato dalla studio legale Miracolo come consulente di parte. E sulla base delle risultanze della perizia l’avvocato Fabrizio Miracolo, che insieme al collega Marco Cappa assiste la famiglia di Pardini, ha inviato una richiesta al pubblico ministero Laura Guidotti – che per la morte del centauro ha già aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio stradale – per lo svolgimento dell’incidente probatorio. Per consentire la ricostruzione in 3D della dinamica del sinistro e di cristallizzare la scena dell’incidente preservando ogni elemento probatorio.

Intanto prosegue la ricerca di testimoni, attraverso l’appello che la sorella di Paolo, Caterina Pardini, ha affidato nei giorni scorsi a La Nazione. Chiedendo a chiunque, trovandosi quel tragico lunedì sera sulla stessa strada di suo fratello, abbia visto qualcosa, o scattato fotografie nell’attimo dopo alla tragedia, di contattare lo studio legale. Perché ogni informazione, in fase di indagine, potrebbe rivelarsi preziosa per arrivare alla verità. Quella verità a cui la famiglia di Pardini non intende rinunciare. Paolo viene infatti descritto infatti come un motociclista esperto e prudente (“In 37 anni trascorsi sulla moto non ha mani avuto un incidente per leggerezza” ha raccontato Caterina); e non aveva nessuna patologia che possa far ipotizzare un malore all’origine dello sbandamento avvenuto lungo un rettilineo – appena superata l’uscita Viareggio Sud in direzione Lido – privo di qualunque ostacolo. E allora cos’è che ha fatto perdere a Pardini il controllo della sua moto?

È a quest’incognita, che ogni giorno si fa sempre più pesante, che Caterina e i suoi genitori, Guido Pardini e Gemma Spagnoli, vogliono dare una risposta. Mentre ringraziano tutta la comunità che in questi giorni, in cui ogni risveglio allarga il vuoto della perdita, si è stretta loro intorno. “Tante, tantissime persone che non finiremo mai di ringraziare: i parenti, gli amici, i colleghi di Paolo – ad un passo, un solo esame, da realizzare il sogno di diventare comandante illimitato per la yachting – che ci hanno sostenuto in ogni modo. Con dei fiori, con un messaggio, con la presenza...”.