MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Ingerisce una pila a bottone. Bimbo di un anno al Meyer

Il piccolo era in casa con la mamma e i due fratellini quando ha inghiottito l’oggetto. Tempestiva la chiamata al 118 e il volo in ospedale. Le sue condizione sono stabili.

Il bambino è stato trasportato in codice rosso con Pegaso all’ospedale pediatrico

Il bambino è stato trasportato in codice rosso con Pegaso all’ospedale pediatrico

Un anno, l’età delle prime scoperte. Dove ogni cosa, ogni oggetto, ogni sapore è nuovo. In cui servono mille occhi per controllare i bambini curiosi di esplorare ciò che li circonda, e a volte non bastano nemmeno quelli. Questione di un istante, un attimo solo, e un pomeriggio di giochi, di storie, di abbracci, e ninne nanne, può trasformarsi in un incubo. È quello che è accaduto ieri nella frazione di Torre del Lago, quando un bambino di appena un anno ha ingerito una pila. Di quelle piccole, a bottone. Che caricano gli orologi ma anche i giocattoli.

Il piccolo si trovava in casa, con la mamma e i suoi due fratellini. E quando ha trovato quel piccolo oggetto lo ha afferrato, e come spesso fanno i bambini, poi, lo ha messo in bocca. Quando la madre se n’è accorta era già troppo tardi, troppo per provare ad estrarre la pila che nel frattempo era stata inghiottita.

Così alle 16.32 è scattata la richiesta di soccorso alla centrale operativa del 118. Non c’era tempo da perdere, e mentre sul posto a sirene spiegate giungevano l’automedica e l’ambulanza della Misericordia di Torre Del Lago – che nell’immediato hanno soccorso il bambino – è stato allertato anche l’elisoccorso. Atterrato nel campo dello stadio “Ferracci“. Poi Pegaso si è sollevato in volo con il piccolo, diretto in codice rosso all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove i sanitari lo hanno preso in cura. Sottoponendo il bambino con urgenza ad una gastroscopia, per capire dove fosse rimasto l’oggetto. E l’esame ha fatto tirare un sospiro di sollievo.

La pila è infatti scesa oltre l’esofago, il punto più pericoloso e che può causare le conseguenze peggiori "poiché in una cavità cosi ristretta l’anodo e il catodo presenti nella pila – spiegavano i sanitari a gennaio, per un episodio analogo – si attivano e in tempi rapidissimi e sono capaci di lesionare gravemente le mucose delle pareti". Nel caso del piccolo di Torre del Lago, per fortuna, la pila è arrivata in una posizione ritenuta non rischiosa. E le sue condizioni, vista anche l’immediato intervento della mamma, risultano stabili.

In Toscana negli ultimi mesi è il quinto caso di ingestione accidentale di una pila a bottone da parte di bambini in tenerà età.

Martina Del Chicca