MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Oculistica del Versilia, a disposizione nuovo strumento per la cura della cornea

Un trattamento ambulatoriale parachirurgico “a bassa invasività” che permette di fornire un “rinforzo” alla cornea, mediante l’effetto combinato di vitamina B2 e raggi ultravioletti

Visita oculistica (foto da Ansa)

Visita oculistica (foto da Ansa)

Lido di Camaiore (Lucca), 17 luglio 2024 – E’ entrato in funzione da poco più di due mesi, nella struttura di oculistica dell’ospedale Versilia diretta dal dottor Andrea Vento, il CFX-LINKER, un nuovo importante strumento parachirurgico per la terapia del cheratocono e di altre affezioni corneali. Il cross-linking corneale (CXL) si è affermato negli ultimi anni come terapia di elezione del cheratocono, la patologia a seguito della quale la cornea assume progressivamente una forma conica. Si tratta di un trattamento parachirurgico “a bassa invasività”, che permette di fornire un “rinforzo” alla cornea, mediante l’effetto combinato di vitamina B2 e raggi ultravioletti.

Da quando è a disposizione in Oculistica il nuovo strumento, sono già stati effettuati all’ospedale Versilia oltre 10 trattamenti di questo tipo, con risultati estremamente positivi. Il metodo, noto anche come “fotodinamica corneale”, prevede una prima fase di “impregnazione” della cornea, mediante instillazione di gocce di collirio a base di riboflavina, la vitamina B2; successivamente si procede alla fase di “irradiazione” esponendo il tessuto corneale a un fascio laser di raggi ultravioletti di tipo A (UVA) a basso dosaggio. Grazie all’azione combinata della vitamina B2 e dei raggi UVA si ottiene un aumento dei ponti molecolari che conferiscono maggiore resistenza agli strati più interni della cornea, rendendola più rigida e meno soggetta al processo di sfiancamento, caratteristico del cheratocono.

L’intervento è ambulatoriale e viene effettuato in anestesia con l’utilizzo di gocce. Il paziente dopo l’intervento può tornare a casa, con l’indicazione di osservare alcuni di riposo preferibilmente in un ambiente poco luminoso. E’ molto importante intervenire precocemente, poiché è dimostrato come il cross-linking possa davvero arrestare l’evoluzione del cheratono, a partire dal momento in cui avviene il trattamento. In questo modo non è necessario un intervento molto più invasivo come il trapianto di cornea. Il dottor Andrea Vento, insieme a tutto il suo staff, si è detto estremamente soddisfatto di questa nuova tecnica, che aumenta ulteriormente i servizi e le opportunità a disposizione della cittadinanza in Versilia e nell’Azienda Usl Toscana nord ovest. Maurizio Costanzo