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Jova Beach Party a Viareggio, transennata la vegetazione. Gli ambientalisti: "Vittoria"

In vista dei concerti, le nuove dune al Moletto sono state messe "sotto protezione". Parte il botta e risposta tra gli ambientalisti e il produttore del tour di Jovanotti

Le transenne messe a protezione della vegetazione nata sulle dune del Moletto

Le transenne messe a protezione della vegetazione nata sulle dune del Moletto

Viareggio, 27 agosto 2022 - ​Il «veliero» del Jova Beach ieri è approdato sulla spiaggia Lido Fiore di Castel Volturno; mentre a Viareggio, su quella del Moletto, per tutta la mattina proseguivano i sopralluoghi di Forestale, Capitaneria, e anche Municipale, che hanno ispezionato l’area dove, sabato e domenica, è attesa la "tribù che balla". Da quanto si apprende la pratica paesaggistica richiesta lo scorso 18 agosto dalla Soprintendenza – accertata la presenza di habitat dunali di interesse comunitario in formazione proprio in quel lembo di spiaggia a ridosso del Muraglione – dovrebbe essere sbrigata proprio in queste ore. L’ultimo adempimento per il via libera, a cui seguirà – lunedì- il vertice in Prefettura.

Intanto il cantiere per la realizzazione dello spazio-concerto – tra palchi, accessi, vie di fuga, zone food... – procede. Le dune embrionali censite come metodo scientifico dal professor Giovanni Bacaro, docente di botanica all’università di Trieste, sono state in buona parte transennate. E un cartello spiega che quella recinzione custodisce "un’area protetta". Alcune delle specie vegetali presenti saranno sradicate e “ibernate“ nelle celle frigorifere del mercato ittico per essere ripiantate in primavera (soluzione già contestata da Legambiente Versilia) mentre l’habitat a margine del grande palco sarà delimitato e preservato dal calpestio e dalle attrezzature.

E questa per gli ambientalisti, riuniti nel comitato “Il Moletto non si tocca“ è "una vittoria". "Finalmente – scrivono – è stato riconosciuto il valore ambientale delle spiagge italiane “antropizzate”. Il Jova Beach Party dovrà rispettare tre habitat di specie di piante dunali protetti a livello europeo". "Grazie – proseguono – alla mobilitazione di migliaia di cittadini, agli esposti e a un campionamento scientifico redatto dal professor Giovanni Bacaro, nonché all’attenzione mostrata da alcune Istituzioni, in particolare dalla Capitaneria di Porto di Viareggio e dalla Soprintendenza". Definiscono poi "singolare la lettera dell’Arpat sventolata ai quattro venti dal sindaco, volta – aggiungono – a sminuire lo studio del professor Bacaro. Alla fine lo stesso Ente Parco nel suo parere ha dovuto dare ragione alla nostra posizione circa gli obblighi di tutela relativa a quelle piante". Ma la battaglia è appena iniziata, "perché non è più tollerabile che questi spettacoli – conclude il Comitato – possano continuare ad aver luogo anche sulle nostre fragilissime coste, minacciate dall’erosione, e su tutti i delicatissimi ambienti naturali che ancora ci restano". Pronta la replica di Maurizio Salvadori di Trident, che produce lo spettacolo: "Come sempre – scrive in una nota – duole constatare come siano diramate informazioni false. Il progetto tecnico del Jova Beach è stato presentato al vaglio delle autorità competenti diversi mesi fa e, fin da novembre, sono stati consegnati atti progettuali e piantine logistiche dell’area interessata della spiaggia del Muraglione. I tre “habitat salvati dalle associazioni” sono sempre stati fuori dall’area di pertinenza richiesta per l’allestimento del Jova Beach e in nessun modo hanno mai corso nessun tipo di rischio".